Statistiche social media nel turismo

statistiche social media turismo

Una delle cose più frequenti che ci chiedono i clienti o i visitatori del nostro blog sono le statistiche relative all’utilizzo dei social media da parte dei viaggiatori. Come abbiamo detto nel nostro articolo sul Turista Digitale, il viaggiatore oggi è infatti sempre più digitale e utilizza web e social media prima, durante e dopo un viaggio.

In questo articolo, oltre qualche interessante dato sul settore del turismo in Italia, riportiamo alcune statistiche che riguardano l’utilizzo dei social media da parte del turista digitale.

 Statistiche sul turismo in Italia

mercato digitale turismo 2017

Fonte: Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo

Per inquadrare il comportamento del Turista Digitale nel panorama più ampio dei servizi turistici, riportiamo alcuni dati della ricerca 2017 dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano:

  • A fine 2017 il mercato Travel italiano – comprendente sia gli acquisti degli italiani nel nostro Paese o all’estero sia quelli dei turisti stranieri in Italia – varrà oltre 55 miliardi di euro, con una crescita del 4% rispetto al 2016.
  • La crescita è generata principalmente dalla componente digitale: il suo valore è di circa 11,2 miliardi di euro, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. La componente “tradizionale” crescerà invece solo del 3%, raggiungendo quota 43,8 miliardi.
  • Il Turista Digitale italiano può essere classificato in due grandi macro-classi: i “voraci digitali” (42%) e i “selettivi digitali” (58%). I primi utilizzano il web prevalentemente per le prenotazioni, spendono più della media, prenotano con largo anticipo e fanno maggior uso dei dispositivi mobili. I secondi invece prenotano più last minute e utilizzano internet soprattutto per ricerca e condivisione.
  • I turisti digitali, analogamente a quanto avviene nel settore televisivo, fanno “zapping tra canali fisici e digitali, cioè passano infatti da un canale (e servizio) all’altro con frequenza, utilizzando fino a 3 differenti strumenti (online e offline) nella fase di ispirazione e arrivando anche a 4 nella fase di ricerca.
  • Il tasso di adozione degli strumenti digitali da parte delle strutture ricettive è ormai considerevole sia per quanto riguarda le attività promozionali (89%) che di prenotazione (85% è presente sulle OTA e il 57% ha adottato un sistema di online booking sul proprio sito).
  • Le strutture che riescono ad avere una percentuale superiori di prenotazioni dirette sono quelle che puntano su una relazione duratura con il cliente e usano strumenti di promozione come email marketing verso propri contatti. E’ interessante notare che in questo caso il contributo delle prenotazioni dirette costituisce un significativo 48% rispetto al 41% di chi non utilizza l’email marketing.

zapping turista digitale

Fonte: Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo

Statistiche sull’utilizzo dei social media da parte dei viaggiatori

Come abbiamo visto dai risultati dell’indagine dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo, il Turista digitale italiano utilizza il digitale sostanzialmente in linea con quanto avviene negli altri paesi del mondo. Vista la vasta diffusione di Facebook a livello globale, anche il viaggiatore digitale utilizzerà in prevalenza questo servizio in tutte le 5 fasi che caratterizzano il viaggio. Alcune statistiche ci dicono però che per il viaggiatore digitale non esiste solo Facebook:

  • Il numero di utenti globali dei servizi di Instant Messaging (WhatsApp, Messenger, etc) raggiungerà nel 2018 la cifra di 2.5 users by 2018 (Skift Megatrends Defining Travel in 2016)
  • I consumatori scoprono con più facilità un nuovo marchio del settore viaggi su Twitter che su altri Social Networks (Twitter, 2014)
  • Il 39% degli utenti Twitter accedono alla piattaforma durante il viaggio (Twitter, 2014)
  • Il 97% of dei millennials afferma di condividere foto durante i loro viaggi, e in particolar modo su Facebook, Instagram, Whatsapp, and Snapchat (Frederic Gonzalo, 2016)
  • Il 27% of degli utenti Twitter condivide esperienze positive di viaggio, contribuendo a un passaparola positivo per il marchio menzionato nei loro tweets (Twitter, 2014)
  • 5 millennial su 6 sono disposti a collegarsi o seguire un brand sui social media, a patto di ottenere qualcosa in cambio (sconti o promozioni) (SDL, 2014)
  • L’utilizzo di Facebook da parte dei nati dopo il 2000 (generazione Z) è in costante diminuzione, mentre aumenta quello di Instagram (Sparks & Honey, 2014)
  • Ci sono oltre 53 milioni di foto di viaggiatori su TripAdvisor (TripAdvisor, 2015)
  • Il 76% degli utenti di TripAdvisor users afferma che le foto pubblicate dai viaggiatori influenzano la loro decisione al momento di una prenotazione (TripAdvisor, 2015).

Quali contenuti devi utilizzare nel sito web del tuo albergo?

blog title - contenuti sito web

Quali contenuti utilizzare per attrarre visitatori al sito web del tuo albergo ed incrementare le prenotazioni dirette? Questo è stato l’argomento principale di un recente webinar organizzato dalla società canadese Leonardo.

Il primo tema trattato è stato quello del comportamento online dei viaggiatori. Una indagine di TrustYou sulle ricerche online e le prenotazioni dei viaggiatori evidenzia alcuni dati interessanti:

  • il 91% dei viaggiatori intervistati utilizza un motore di ricerca per scegliere l’albergo dove soggiornare ed in particolare l’81% si avvale di Google;
  • il 77% dei viaggiatori effettua ricerche riguardo località o strutture alberghiere;
  • il 57% ricerca un albergo, il 49% una località e il 31% una combinazione dei due termini.

Inoltre la ricerca indica che il viaggiatore tipo, una volta di fronte ad una schermata di Google simile a quella riportata in Fig.1, clicca sul sito dell’hotel nel 20% dei casi e cerca altre immagini o recensioni, rispettivamente nell’11% o nel 10% dei casi. Ciò suggerisce che per il viaggiatore il sito web rappresenta la fonte più fidata e attendibile, quella che viene consultata anche prima di scegliere quale canale verrà poi utilizzata per effettuare la prenotazione.

contenuti sito web albergo

Fig. 1

Il secondo argomento affrontato è stato quello dell’analogia tra pasticceria e hotel, come discusso in un articolo di Kissmetric. Così come la vetrina di una pasticceria ha un ruolo importante per attirare i potenziali clienti all’interno del negozio, altrettanto lo è il sito web di un albergo. Il visitatore online è un potenziale cliente così come lo è il passante che si ferma davanti alla vetrina della pasticceria. In entrambi i casi è necessario fare leva sugli aspetti visivi ed emozionali per convincere il potenziale cliente a fare il passo successivo (entrare nel negozio o prenotare un soggiorno).

Il ruolo del sito web per una struttura alberghiera è quindi quello di generare fiducia nel visitatore, rispondere ai suoi quesiti e rassicurarlo durante il suo processo di acquisto. Anche i contenuti del sito web devono quindi essere concepiti nell’ottica di creare sensazioni positive e di stabilire un legame emozionale con il visitatore:

  • qualità (foto, video)
  • utilità (ad esempio informazioni relative ad eventi o negozi vicini all’albergo)
  • incentivi a stabilire una relazione (ad esempio attraverso la registrazione ad una newsletter)
  • promozioni o offerte speciali per chi effettua prenotazioni dirette.

Nella terza parte del webinar si è poi parlato del ruolo dei Millennials (anche detti generazione Y), intendendo con questo termine tutti coloro nati tra il 1980 e il 2000, nel settore dei viaggi e del turismo. Secondo uno studio di Sabre Hospitality i millennials, che nel 2018 rappresenteranno quasi la metà delle persone che prenoteranno online, hanno delle peculiarità che li rende unici (v. Fig.2). Questa generazione infatti tende a privilegiare il rapporto diretto con un marchio, rendendoli i candidati perfetti per una prenotazione diretta, ma al tempo stesso hanno la caratteristica di essere poco pazienti e molto rapidi ad abbandonare un sito web se non trovano quello che stanno cercando.

Fig-2 Indagine millennials

Fig.2 Indagine Assogestioni – Demia (2015)

Ma come riuscire ad ottenere la loro attenzione? Ancora una volta dobbiamo ricordarci di utilizzare dei contenuti visuali. Il 90% dei contenuti assorbiti dal nostro cervello è di tipo visuale e, secondo alcuni studi, la mente elabora le immagini oltre 60.000 volte più velocemente rispetto all’analisi di un testo.

Le immagini hanno quindi un forte ruolo di catalizzatore nel processo di prenotazione e per questo motivo sono ampiamente utilizzate nei siti web degli alberghi:

  • stanze (9%)
  • galleria (18%)
  • Offerte speciali (18%).

Le immagini da sole non sono comunque sufficienti. Quello che spesso manca a un sito web di un albergo è un percorso naturale che porti il visitatore alla fase di prenotazione. Secondo Sarah Kennedy Ellis di Sabre Hospitality, è molto frequente che si passi da una raccolta di belle immagini ad una scarna o complessa form di prenotazione, senza che il visitatore sia aiutato nel suo percorso di scelta. Il suggerimento di Sarah è di analizzare in maniera sistematica i dati analitici degli accessi al sito web per comprendere quali sono le immagini che colpiscono i visitatori, quali pagine visitano prima di arrivare al momento della prenotazione o in quale punto abbandonano il sito fare una prenotazione diretta o inviare una richiesta.

Infine nell’ultima parte del webinar, attraverso il racconto della proprietaria del “The Inn at Kitchen Kettle Village”, si è sottolineata l’importanza di trasformare il soggiorno di un ospite in un’esperienza da ricordare, secondo i dettami del cosiddetto marketing esperenziale.

Questa struttura ha infatti scelto di focalizzarsi nel vendere l’intera esperienza del Kitchen Kettle Village, località normalmente frequentata solo per una visita giornaliera per lo shopping, promuovendo il pernottamento (sleep over) di una o più notti come opportunità per conoscere ed apprezzare in pieno la cultura e gli eventi del luogo (v. Fig. 3).

La scelta si è rivelata vincente: oggi The Inn ha un rating di cinque stelle su TripAdvisor.

Fig-3 Kitchen Kettle Village

Fig. 3

Perché fare una campagna di brand protection per il tuo hotel?

blog post - campagna brand protection

Avete mai sentito parlare di campagne di brand protection? Con questo termine si intende una precisa strategia di promozione attraverso annunci PPC che utilizzino come parola chiave il nome della propria struttura alberghiera.

Probabilmente non è il primo tipo di campagna che vi viene in mente quando pensate a cosa fare per dare maggiore visibilità al vostro albergo o bed & breakfast. In effetti si tratta di una campagna – di tipo “difensivo” – che ha come obiettivo proteggere il vostro spazio su Google per ricerche che utilizzano come keyword il vostro marchio, incentivando le prenotazioni dirette rispetto a quelle ottenute (a caro prezzo) attraverso le OTA.

Oggi tutte le principali OTA investono somme considerevoli – di molti ordini di grandezza superiori a quello che può mettersi una qualsiasi struttura alberghiera indipendente – in campagne PPC ed alcune di queste campagne sono strutturate in maniera tale da andare ad intercettare le richieste sui motori di ricerca con il nome del vostro albergo (in termine tecnici questa strategia viene chiamata brandjacking).

A puro titolo esemplificativo prendiamo in esame il caso di un viaggiatore che cerchi un Bed & Breakfast a Roma di cui conosca già il nome, magari perché segnalato da un amico oppure trovato in rete in una recensione (il nome della struttura scelta è solo un esempio).
Come vediamo nella figura seguente, il sito web del B& B figura solo al 5° posto tra i risultati per la query con il nome dell’albergo. I primi quattro risultati sono invece occupati dagli annunci PPC delle OTA. Questo vuol dire che, a meno di non avere a che fare un viaggiatore particolarmente attento o smaliziato, sarà molto più probabile che il sito visitato per conoscere la disponibilità ed eventualmente completare la prenotazione sarà quello di un OTA e non quello della struttura alberghiera. In questo caso la struttura, pur avendo un brand già conosciuto ed affermato attraverso il passaparola, dovrà pagare delle commissioni a booking.com, tripadvisor, hotels.com, etc.

campagna brand protection

La situazione sarà ancora meno favorevole alla prenotazione diretta se il sito web, non adeguatamente ottimizzato in termini SEO, non comparirà nella prima pagina dei risultati di ricerca.

La probabilità di ricevere una prenotazione diretta sarebbe ovviamente molto maggiore se il nome dell’albergo, grazie ad un annuncio di una campagna di brand protection, si trovasse insieme o al di sopra degli annunci sponsorizzati delle OTA, che in questo caso possiamo vedere come dei veri e propri concorrenti.

Un altro motivo a favore di una campagna di brand protection è che questo tipo di campagna PPC ha un costo molto basso per un albergo. La keyword del marchio è infatti molto meno richiesta rispetto ad altre parole chiave molto appetibili, come ad esempio “albergo Roma”, “albergo in centro Roma”, etc. Sulla base della nostra esperienza possiamo dire che il costo per click di una campagna di brand protection è di qualche centesimo di euro contro un costo per click di qualche euro di campagne PPC più “tradizionali”.

In conclusione una campagna di brand protection, se strutturata e gestita in maniera ottimale, rappresenta un investimento conveniente per una struttura alberghiera, consentendo di incrementare il numero di prenotazioni dirette. Il costo della campagna viene infatti compensato dalle minore commissioni da riconoscere alle OTA.

E voi avete mai pensato di utilizzare una campagna di brand protection per la vostra struttura alberghiera o più in generale delle campagne di Google Adwords?

Non esitate a contattarci per approfondire queste tematiche e scoprire come possiamo aiutarvi.

8 tecniche di web marketing per portare traffico al tuo hotel (seconda parte)

tecniche di web marketing

Nella prima parte di questo articolo abbiamo descritto 4 tecniche di web marketing su cui focalizzarsi per ottenere traffico di qualità al proprio sito web. Ricordiamo che con il termine “qualità” intendiamo riferirci ai viaggiatori effettivamente interessati a recarsi nella vostra zona geografica e alla ricerca di una sistemazione.

Abbiamo parlato dell’importanza di avere contenuti per il vostro target, di dare rilievo alla località (e non solo alla vostra struttura), di ottimizzare il sito per la SEO (con una particolare attenzione alle parole chiavi con coda lunga, e di fare leva sui social media per essere trovati online.

Prendiamo ora in esame altre 4 tecniche di web marketing per incrementare la qualità del traffico online al vostro sito web.

5. Fatevi trovare sui cellulari

I nostri smartphone sono ormai diventati un’estensione del nostro corpo. Li utilizziamo infatti per qualsiasi cosa: per svegliarci, per ascoltare la musica, contare i nostri passi e le calorie, per comunicare con gli amici e, certamente, anche per pianificare un viaggio. Qualche dato:
– Il 69% degli utilizzatori di smartphone cerca informazioni sui viaggio durante il tempo libero.
– Entro la fine del 2016 la metà delle prenotazioni sarà avvenuta su un dispositivo mobile.

Quindi se non avete un sito web per il mobile state perdendo una buona fetta del vostro potenziale fatturato.
Aggiungiamo anche che Google ha iniziato a penalizzare i siti che non sono ottimizzati per il mobile. In altre parole ai siti mobile-friendly viene attribuita una posizione migliore nei risultati di ricerca dal momento che offrono una migliore esperienza utente.

I principali fattori da tenere in considerazione per avere un sito ottimizzato per il mobile sono:

  • Evitare Flash e altri software non funzionanti sui dispositivi mobili.
  • Velocità del caricamento delle pagine. Il 40% di chi acquista viaggi online aspetta al massimo 3 tre secondi prima di abbandonare un sito web lento.
  • Adattare le foto ed il testo alle dimensioni dello schermo, in modo che i navigatori non siano costretti a scorrere il video a fare ingrandimenti per leggere i contenuti.
  • Spaziare adeguatamente i link per consentire di selezionarli facilmente con un click.

6. Comunicare con le immagini

Conosciamo tutti il detto “vedere per credere”. Raccontare una storia attraverso le immagini è appunto il modo per metterlo in pratica. Chi acquista un viaggio online non si accontenta di leggere informazioni su una struttura ma vuole vederne immagini o video, cercando di immaginare quale sarà la sua esperienza durante il soggiorno.
Per questo motivo è fondamentale che il vostro sito web sia particolarmente ricco dal punto di vista dell’aspetto visivo. Avere immagini di alta qualità, visite virtuali a 360°, video, e in generale contenuti visuali di qualità (magari caricati da altri clienti) contribuisce a creare un rapporto emozionale con il visitatore online.
Un esempio da imitare è quello dell’Hotel Sunset at the Palms in Giamaica che, grazie ad immagini originali e video coinvolgenti riesce ad avere un tempo di permanenza dei visitatori online di 10,37 minuti, circa il doppio della maggior parte di altri siti web del settore.

7. Utilizzate la riprova sociale

Alla base del concetto della riprova sociale vi è la considerazione che ci basiamo sul giudizio degli altri quando non ci sentiamo sicuri di qualche cosa. Se qualcuno lo ho fatto allora possiamo farlo anche noi. In altre parole, per noi è importante quello che pensano gli altri e, nel settore dell’ospitalità, questo è il motivo per cui esistono siti come Tripadvisor o Yelp.

Ognuno di noi vuole sapere quelle che pensano gli altri ed utilizza la riprova sociale per prendere una decisione.
Infatti il 53% dei viaggiatori non prenota un albergo che non abbia recensioni e il 33% dei viaggiatori che utilizzano i social media afferma di aver cambiato idea dopo aver consultato un social network.

Ecco quindi qualche suggerimento per utilizzare la riprova sociale a vostro vantaggio:

  • Aggiungete un “widget” per le recensioni. In questo modo i visitatori non devono lasciare il vostro sito web per ottenere la riprova sociale che stanno cercando.
  • Siate molto attivi sui social media. Incoraggiate i vostri ospiti a taggare la vostra struttura nelle loro foto e create un hashtag personalizzato in modo che possono essere trovate in modo semplice. Assicuratevi anche che tutti vostri profili social riportino un link al vostro sito web, consentendo così ai viaggiatori di vedere le foto della vostra struttura rapidamente e facilmente.
  • Rispondete alle recensioni.
    Ringraziate gli ospiti che hanno lasciato una recensione positiva. Nel caso la recensione sia negativa proponete di entrare in contatto con voi in modo da poter avere maggiori dettagli.

8. Date risalto alle promozioni e alle offerte speciali

Tra il 37% e il 43% delle prenotazioni di viaggio online sono abbandonate perché le persone hanno la percezione che non ricevono abbastanza valore per il prezzo richiesto. Un modo per combattere questo comportamento è fare uso di offerte speciali, considerate come importanti per la decisione finale di acquisto dal 45% dei viaggiatori.

Inserite quindi un pacchetto di offerte speciali nel vostro sito per ottenere un maggior numero di prenotazioni dirette, magari avvalendovi di collaborazioni con altre organizzazioni presenti nella vostra area geografica.

Per concludere, ecco alcuni consigli per promuovere in maniera efficace le offerte speciali:

  • Offrite il “miglior prezzo garantito” per prenotazioni dirette, in modo che viaggiatori alla ricerca di un prezzo più basso non lo trovino su altri siti web.
  • Create delle offerte speciali personalizzate, focalizzandovi su eventi o motivi particolari, come matrimoni, festival, vacanze dell’intera famiglia, viaggi di lavoro, etc: le persone normalmente non scelgono in base al prezzo ma per il valore che ricevono. Se offrirete una esperienza di viaggio indimenticabile ad un buon prezzo otterrete molta più attenzione che applicando un semplice sconto del 10%.
  • Gestite le offerte su base stagionale. Ad esempio un pacchetto completo per lo sci che offrite ogni anno può diventare la vacanze annuale di una famiglia.
  • Rendete visibili le offerte speciali nella pagina iniziale del sito. La cosa peggiore che potete fare è di avere una offerta molto conveniente che gli ospiti non sono in grado di trovare online!
  • Utilizzate i social media per promuovere le vostre offerte speciali. E’ molto probabile che le persone che vi seguono sui canali social abbiano già soggiornato presso la vostra struttura, o siano comunque interessati ad un soggiorno. Quindi un’offerta speciale è proprio quello che desiderano per fare una prenotazione.

Vi ricordiamo infine che potete trovare altre tecniche di web marketing nella prima parte di questo articolo.

[Liberamente tradotto ed adattato dall’articolo di Leonardo Blog 8 Ways To Drive Traffic To Your Hotel Website (Part 2)]

8 tecniche di web marketing per portare traffico al tuo hotel (prima parte)

tecniche di web marketing parte 1

Oggi che sono possibili innumerevoli scelte per chi vuole pianificare un viaggio online, una delle sfide più grosse che si presenta agli albergatori è come poter incrementare il traffico web, cioè il numero delle visite al proprio sito web. E non solo delle semplici visite, ma visite di qualità: viaggiatori realmente interessati a soggiornare nella zona e alla ricerca di una sistemazione.
In questo articolo prenderemo in esame alcune tecniche di web marketing per incrementare il numero (e la qualità) dei visitatori del vostro sito web.

1. Contenuti, contenuti, contenuti

Il contenuto è alla base di ogni buona strategia di digital marketing. A differenza della pubblicità tradizionale, il content marketing ha l’obiettivo di dimostrare la propria credibilità ai viaggiatori fornendo loro contenuti che siano realmente utili e pertinenti alle loro esigenze. Questi contenuti possono essere articoli di un blog, parti di un sito web, social media, immagini, video, o altro.

In generale il contenuto di qualità ha due scopi importanti:

  1. Essere trovati online
  2. Rendere più facile che il visitatore online effettui una conversione, ossia compia l’azione che ci interessa (inviare una richiesta via email, registrarsi alla nostra newsletter, effettuare una prenotazione).

Creare contenuti di qualità giudicati utili o interessanti fa sì che i viaggiatori trascorrano più tempo sul vostro sito web, un fattore importante per gli aspetti legati all’indicizzazione (SEO).
Inoltre consente che il vostro sito sia indicizzato per le cosiddette parole chiave a coda lunga (“long-tail keywords”). Attualmente le parole chiave a coda lunga – ricerche che comprendono 4, 5 o più parole – generano tra l’80% il 90% del traffico di un sito web, dal momento che Google premia i siti web che offrono contenuti in grado di soddisfare queste query di ricerca molto dettagliate. Quindi vi suggeriamo di prendere in considerazione delle parole chiavi specifiche, cercando di immaginare le possibili ricerche dei viaggiatori, invece di entrare in concorrenza con le OTA o con altre grandi organizzazioni per parole chiavi molto generiche. Ad esempio, “Hotel in centro Toronto”, è una query di ricerca molto ampia e quindi con molta concorrenza, mentre “Hotel vicino il TD Centre in centro Toronto” è molto più specifica ed è probabile che ottenga un ranking migliore nei risultati di ricerca.
Uno dei modi per applicare questa tecnica è di creare dei contenuti per il vostro “target”. Immaginate il vostro ospite ideale e createne un modello (“buying persona”): cosa lo spinge a viaggiare? quali tipo di struttura ricettiva e quali esperienze gli interessano? quali tipo di attrazione cercherà vicino all’albergo? Utilizzate questa “persona” nel decidere il contenuto da creare per il vostro sito web.

Una volta creato il contenuto non lasciate che diventi obsoleto. Il sito web deve essere una cosa che vive con voi e con la vostra struttura ricettiva. Aggiornatelo con regolarità: questo non vuol dire che sarà necessario dedicare molto tempo alla creazione di nuovi contenuti. Potete semplicemente aggiungere qualche nuova foto o pubblicizzare un evento sul sito web o sui profili social.

Mantenere aggiornato il sito web facilita le interazioni con i visitatori online ed influenza in maniera positiva l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca. Un modo semplice di mantenere aggiornati contenuti è di condividere quanto creato da altri: collaborate con altre organizzazioni del vostro territorio e promuovete a vicenda la vostra offerta.

Inoltre potete creare un hashtag univoco per la vostra struttura ricettiva e incoraggiare i clienti a condividere le proprie foto sui social media utilizzando questo hashtag. Dopo aver ottenuto il loro permesso, potete condividere queste foto anche sui vostri profili social.

2. Raccontate la vostra storia

Il vostro albergo non esiste da solo: è parte di una comunità locale e i viaggiatori sono curiosi di saperne di più. Dimostrate la vostra conoscenza del territorio promuovendo ed interagendo con le realtà locali. Alcuni modi possibili sono:

  • Collaborate con gli organizzatori di festival locali e promuovetevi a vicenda. Potete chiedere di essere menzionati sul sito ufficiale dell’evento in modo che i visitatori alla ricerca di una struttura ricettiva possano prendere in considerazione il vostro albergo.
  • Promuovete gli eventi, i ristoranti e le attrazioni turistiche vicine alla vostra struttura. Avete un piatto preferito nel menu del ristorante italiano dietro l’angolo? Condividetelo sul sito web e sui social media. I viaggiatori sono sempre alla ricerca di consigli delle persone locali.
  • Mostrate le caratteristiche della zona con delle foto o un video. Sia che si tratti di una bellissima spiaggia vicino all’albergo o della vicinanza all’aeroporto, certamente la vostra proprietà avrà dei punti di forza che la rendono unica! Magari non sembrerà interessante o “sexy” a tutti ma potrà risultare attraente ad un particolare tipo di viaggiatore.

3. Ottimizzate il sito web per la SEO

Come è noto, la Search Engine Optimization (SEO) è un elemento chiave per ottenere visite al sito web in maniera naturale (cioè senza utilizzare strumenti pubblicitari), e determina la sua posizione all’interno della pagina dei risultati di un motore di ricerca (SERP: search engine results page).
La SEO va considerata come un investimento a lungo termine e come un’attività da espletare in maniera continuativa.

Ecco alcuni punti chiave da cui partire:

  • Registrate un nome dominio ad-hoc ed investite nell’acquisto di altri domini contenenti parole che possono comparire nelle ricerche dei vostri utenti target. Ad esempio qualche hanno fa l’albergo canadese Ledges Inn ha registrato un dominio il proprio nome e anche altri domini contenenti parole relative alle pesca, come lyfishinginn.com, flyfishingcamp.com, flyfishingatlanticsalmon.com e molti altri. In questo modo una dozzina di siti web collegati a Ledges Inn figurano nelle prime pagine dei risultati delle ricerche relative a fly-fishing sul fiume Miramichi.
  • Tenete sempre a mente le parole chiavi: individuate le parole chiave a coda lunga che possono essere ricercate dai vostri clienti e create dei contenuti ottimizzati per questi termini.
  • Utilizzate delle immagini ad effetto ottimizzando i metadati a corredo dell’immagine stessa.
    Assicuratevi di nominare le immagini in maniera adeguata in maniera che Google possa avere un’idea di che cosa è raffigurato nella foto. Se la vostra immagine è il sorgere dell’alba a Parigi con vista su Notre Dame, il nome dell’immagine dovrà essere qualcosa del tipo alba-notre-dame-paris.jpg e non DSC4536.jpg. Inoltre ricordatevi di inserire le vostre keywords nei campi alt text e titolo.
    Per ulteriori suggerimenti su come ottimizzare le immagini in ottica SEO vi consigliamo la lettura di quest’articolo.

4. Be Social

Non sottovalutate l’importanza dei social media nell’aiutarvi a farvi trovare online. I social media sono diventati per i viaggiatori la fonte preferita di ispirazione per la scelta delle mete e della sistemazione. Infatti l’83% delle persone decidono di fare un viaggio dopo aver visto qualcosa sui social media o sui siti di condivisione foto & video.Ecco qualche consiglio per massimizzare l’efficacia della vostra presenza social:

  • Inserite un link al vostro sito web su ognuno dei vostri canali social.
  • E’ preferibile curare la propria presenza su un numero limitato di piattaforme piuttosto che essere presenti in maniera insoddisfacente su molti social networks.
  • Scegliete i vostri canali social in base al tipo di cliente che volete attirare. Per esempio, se siete interessati ai Millennial (cioè alle persone nate intorno agli anni 2000) dovrete sicuramente essere presenti su Instagram. Se invece il vostro cliente tipo è un adulto, allora Facebook sarà il vostro social network di riferimento;
  • Pubblicate con regolarità ed interagite con chi vi sta seguendo sui social. Se qualcuno pubblica una foto di apprezzamento della vostra struttura, chiedete il permesso di ripubblicarla sul vostro sito citandone l’autore. In generale siate aperti e pronti a comunicare con vecchi, nuovi e potenziali clienti.

In un prossimo articolo esamineremo altre tecniche per aumentare le visite al sito web del vostro hotel.

[Liberamente tradotto ed adattato dall’articolo di Leonardo Blog 8 Ways To Drive Traffic To Your Hotel Website (Part 1)]

Vuoi aumentare le prenotazioni dirette online al tuo albergo?

prenotazioni dirette online

Ovviamente la risposta a questa domanda è si. Eppure sono molte le strutture ricettive che ancora non utilizzano un booking engine, strumento fondamentale per gestire le prenotazioni attraverso il proprio sito web, trascurando così le opportunità offerte dal canale diretto.

Quali sono le principali obiezioni che si incontrano quando si suggerisce l’adozione di un booking engine?
Le possiamo riassumerle in questi punti:

  1. mi è sufficiente booking.com (o un’altra OTA);
  2. sono preoccupato per l’overbooking: a gestione manuale della disponibilità delle camere su due o più canali (OTA e canale diretto) diventerebbe troppo onerosa;
  3. gli ospiti si fidano di più delle OTA perché pubblicano recensioni, offrono prezzi migliori e consentono pagamenti sicuri;
  4. il costo.

Prima di catalogare definitivamente il booking engine come uno strumento che non ti serve o adatto unicamente a strutture con dimensioni maggiori della tua, ti suggeriamo di prendere in considerazione questi aspetti (e di cui parliamo anche nel nostro corso Introduzione al web marketing turistico):

  1. Come in tutte le attività di business, è importante diversificare gli investimenti ed i rischi. Affidarsi unicamente ad un singolo canale – quello delle OTA – espone la tua struttura al rischio di dipendere in maniera esclusiva o predominante da una solo controparte. Cosa farai se un giorno le OTA, forti della loro posizione dominante nel settore delle prenotazioni online, aumenteranno le commissioni sino ad arrivare ad un livello per te non più sostenibile?
    Aggiungere un canale diretto di prenotazioni online (o migliorarlo con l’adozione di un booking engine) accanto a quello OTA è un modo per cautelarsi e guardare al proprio business in un’ottica di medio e lungo periodo.
  2. Tutte le principali piattaforme di booking engine sono integrabili con un channel manager, un servizio che consente di gestire in maniera rapida, efficace ed affidabile la prenotazione su più canali. Attraverso un channel manager è possibile quindi evitare l’overbooking ed evitare operazioni manuali di gestione della disponibilità delle camere su più canali.Sottolineiamo che avere un channel manager è quasi obbligatorio per strutture con un numero limitato di camere (quali bed & breakfast o agriturismo). Solo un albergo di grandi dimensioni può permettersi di allocare rigidamente un certo numero di camere alla vendita attraverso le OTA e vendere le altre direttamente.
  3. Le OTA non sono l’unico luogo dove è possibile verificare la reputazione di un albergo (tra l’altro da varie parti si inizia a contestare l’affidabilità delle recensioni pubblicate su Tripadvisor) o effettuare pagamenti sicuri. Anche il sito web e i profili social delle strutture ricettive sono adatti per la condivisione dell’esperienza da parte dei vostri ospiti. Alla fine del soggiorno, non dimenticate di ricordare ai vostri ospiti di scrivere una recensione sulla vostra pagina Facebook o di condividere contenuti sul vostro profilo Instagram, Pinterest, etc!Inoltre tutti i migliori sistemi di booking engine consentono di prenotare una camera fornendo in modo sicuro i dati della propria carta di credito a garanzia.
  4. Diversamente da quello che si può pensare, un booking engine non richiede un investimento considerevole. Esistono strumenti completi e affidabili in grado di gestire tutti gli aspetti della vendita online della camere e con delle formule commerciali in grado di soddisfare anche le esigenze di budget delle strutture di piccole e medie dimensioni (ad esempio con canoni mensili di circa 30 €).
  5. Avere un proprio booking engine consente alla struttura di raccogliere maggiori informazioni  (email, telefono, etc) riguardo i propri clienti e prospect. Come è noto le OTA condividono con l’albergatore solo un numero limitato di informazioni (solo quelle necessarie alla gestione della prenotazione).
  6. Il booking engine gestisce in maniera ottimale la User Experience del cliente durante la fasi di prenotazione. E’ abbastanza frequente, tra le strutture ricettive con un proprio sito web, la convinzione che la fase di prenotazione e di verifica della disponibilità possa essere gestita senza un appropriato booking engine, semplicemente  attraverso l’invio di una email o la compilazione di una maschera di richiesta informazioni.
    Mettiamoci per un momento nei panni del visitatore del vostro sito web che ha la necessità di verificare una disponibilità o fare una prenotazione in tempi brevi (ad esempio prima che scada una particolare offerta promozionale sul viaggio aereo o in treno). Come minimo sono necessari tre passi:  a)  inviare una email o riempire una maschera o fare una telefonata; b) inserire i dati del soggiorno e conoscere la disponibilità. Solo nel caso di richiesta telefonica il cliente è in grado di verificare la disponibilità. Negli altri due casi è necessario attendere la risposta da parte dell’albergatore (che può anche essere su fuso orario molto diverso da quello del viaggiatore e quindi in grado di rispondere solo dopo molte ore); c)  effettuare il pagamento. Non c’è da meravigliarsi se poi il visitatore preferisca effettuare la prenotazione tramite le OTA, anche se è arrivato sul sito web proprio partendo da una lista di strutture proposte dalle OTA (il cosiddetto “billboard effect”)!
  7. Il fattore tempo è certamente un elemento molto importante nella fase della prenotazione. Non a caso portali come Tripadvisor, AirBnB hanno iniziato a inserire il tempo di risposta alle richieste nel calcolo dello “score” che assegnano ad ogni struttura ricettiva. Come abbiamo visto una piattaforma di booking engine riduce al minimo le interazioni con il viaggiatore perché è possibile verificare in tempo reale disponibilità e prezzi attraverso una semplice ed intuitiva interfaccia utente.

Ritornando alla domanda con la quale abbiamo aperto questo articolo, possiamo quindi concludere che per aumentare le prenotazioni dirette online alla propria struttura non si può non prendere in considerazione l’opzione di dotare il sito web di un booking engine.

Avete bisogno di qualche consiglio su come scegliere il booking engine che fa al caso vostro? Contattateci oggi stesso per una consulenza gratuita.

Sito web per b&b: ecco quanto conta in termini di prenotazioni

Sito web per b&b
sito web per bed & breakfast
cc photo credit- flickr- Natasha Mileshina

A dispetto della larga diffusione che siti e portali stanno conquistando nel “mercato virtuale”, ancora esistono realtà che sono sprovvisti di un sito web per bed & breakfast.

La ragione è celata in un alone di mistero, rivelandosi questo strumento uno dei più potenti canali mediatici esistenti oggi, un tesoro di immenso valore a disposizione di professionisti, aziende e commercianti.

Probabilmente qualcuno crede sia sufficiente avvalersi di canali social quali Facebook, Twitter, Google+, YouTube. Qualcun altro, forse, avrà addirittura pensato che la realizzazione di un sito web per b&b sia troppo … impegnativa: molta la cura e troppo il tempo che richiederebbe l’aggiornamento del sito in generale e dei suoi contenuti in particolare.

Probabilmente qualcuno teme i costi ed i tempi necessari per il relativo mantenimento.

Bene, per tutti coloro che ancora non sono sufficientemente convinti di quanto decisivo possa rivelarsi un sito web per b&b in termini di investimento sarà bene approfondire alcuni aspetti ineludibili. Probabilmente, al seguito, davvero la scelta di non aver messo in piedi già da prima un sito si rivelerà fallace ed insensata.

Realizzazione sito web bed & breakfast: ponte diretto tra domanda ed offerta

Creare un sito web per b&b vuol dire affacciarsi su un mercato che può ampliare in modo esponenziale la richiesta di servizi. Raggiungere direttamente i consumatori nelle proprie case permette di evitare tutta una serie di passaggi, che, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non solo sottraggono tempo, ma anche denaro.

Per trasformare il semplice visitatore in un cliente, ed aumentare così le prenotazioni dirette, è fondamentale avere un sito web per bed & breakfast funzionale, che promuova le proprie offerte e metta in evidenza gli sconti, con tutte le garanzie richieste dal commercio elettronico per eseguire le prenotazioni online.

Dovrà trattarsi di un sito fruibile, intuitivo per tutti coloro che ad esso si trovino a farvi visita, adatto al target di riferimento e, soprattutto, ottimizzato per tutti i dispositivi oggi in uso, smartphone e tablet al primo posto. Esso dovrà possedere un’ottima interfaccia utente, che renda facile la navigazione, evitando tutti quei fattori che possano rappresentare possibili criticità, ossia quelle che si rendono causa di abbandoni prima che venga completata la procedura di prenotazione (o anche di semplice richiesta informazioni).

Senza dimenticare il ritorno sugli investimenti

Alcune strutture puntano ancora sul passaparola: immediato, semplice da mettere in atto, assolutamente vantaggioso in termini economici e non impegnativo, niente che abbia a che vedere con le performances di un sito web per b&b.

Ammettiamolo: si tratta di un retaggio del passato che oggi non è vincente né minimamente performante.

Altri poi, credono di fare una scelta intelligente nell’affidarsi esclusivamente a Booking.com, Expedia e alle Online Travel Agency (OTA), privandosi, così facendo, di tutte quelle prenotazioni dirette che potrebbero ottenere se solo possedessero un proprio sito web per bed & breakfast. Cosa ne è della propria autonomia poi, è facile immaginarlo, così come lo è per tutte le conseguenze che ne derivano, prima fra tutte l’incidenza di commissioni elevate sul profitto complessivo dell’attività.

I termini per veder valorizzata la propria reputazione online ed assistere alla diffusione della propria immagine in rete sono ben differenti: il sito web per b&b è il primo passo che consente di avviare il proprio brand verso il successo, il punto di partenza delle nostre campagne di web marketing e, più in generale, di tutti i canali online in grado di generare un maggior ROI.

Sfruttare tutte le possibilità che il mercato oggi ci mette a disposizione non è prerogativa di pochi, bensì una grande opportunità per tutti gli operatori del settore turistico. Non esiste, come visto, alcuna ragionevole motivo per rinunciarvi.

Avete bisogno di aiuto? Parliamone.

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Ecco cosa tutti dovrebbero sapere sul Turista Digitale

le fasi del viaggio del turista digitale

Non è più una sorpresa che gli strumenti del marketing digitale abbiano lentamente ma inesorabilmente cambiato il settore del turismo. Come avevamo visto in precedenza, il social traveler è attivo sui canali digitali prima, durante e dopo il viaggio.

Conferme di questa tendenza ci arrivano, oltre dall’indagine Usa di Funsherpa, dai risultati di un recente rapporto relativo al mercato italiano. E’ stata infatti presentata, durante il recente convegno “TTG incontri” del 9 ottobre a Rimini, la seconda edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano.

Il social traveler (o “Turista Digitale”, come battezzato dai promotori dell’indagine) è un utente particolarmente attivo sul web durante le fasi del suo Digital Tourist Journey:

  • ispirazione
  • ricerca
  • prenotazione prima del viaggio
  • prenotazione durante il viaggio stesso
  • condivisione dell’esperienza
  • scrittura di recensioni
  • altre azioni post viaggio

I risultati dell’indagine, condotta dal Politecnico di Milano in collaborazione con Doxa su un campione di oltre 1000 utenti, indicano che il turista digitale dedica molto tempo a web e social media durante le fasi di ispirazione (74%), ricerca (88%) e prenotazione (2%). Altrettanto rilevanti, anche se in misura minore, sono le attività sui canali digitali nelle altre fasi (v. la figura in testa all’articolo).

L’Osservatorio del Politecnico di Milano ci dice anche che l’86% dei social travelers, una volta raggiunta la destinazione,  utilizza varie applicazioni a supporto dell’esperienza di soggiorno (v. Fig. 1).

Utilizzo app del Turista Digitale

Fig. 1 Turista Digitale: utilizzo app a supporto dell’esperienza del soggiorno

Il Turista Digitale sembra quindi essere un viaggiatore in grado di padroneggiare con una certa confidenza i nuovi media. Ma lo sono altrettanto le strutture ricettive? Il risultato abbastanza sorprendente, a nostro vedere, che emerge dall’equivalente indagine condotta su circa 2000 strutture ricettive, è che l’utilizzo degli strumenti digitali sia ormai ampiamente diffuso tra gli operatori del settore (alberghi, bed & breakfast, agriturismi):

  • il 99% ha un sito web
  • l’89 ha un profilo sui social networks
  • il 65% adotta azioni di promozione
  • il 29% permette la prenotazione diretta web

L’indagine purtroppo non fornisce altri elementi che vadano ad approfondire la qualità e l’effettiva efficacia delle iniziative di web marketing messe in atto. E’ infatti lecito porsi alcune domande:

  • Quanti dei siti web sono aggiornati ed ottimizzati per il mobile? E’ ormai risaputo che il moderno viaggiatore utilizza prevalentemente uno smartphone per le sue attività.
  • Quanti dei profili sui social networks sono effettivamente attivi?
  • La prenotazione via web avviene tramite sistemi che consentono l’online booking (consentendo di verificare la disponibilità e di dare una conferma immediata) oppure richiede l’invio di richieste tramite form o email?

La sensazione di chi come noi opera giornalmente sul campo in questo settore, è che le strutture ricettive necessitino di una maggiore conoscenza delle modalità di utilizzo dei singoli strumenti. Non a caso solo il 45% dei rispondenti all’indagine del Politecnico di Milano afferma di non aver incontrato alcuna difficoltà nell’introduzione complessiva del digitale.

E tu cosa ne pensi? Hai mai utilizzato tecniche e strategie di web marketing per la tua struttura ricettiva o per la tua attività? Sei soddisfatto dei risultati ottenuti sinora?

Parliamone…