blog post - campagna brand protection

Avete mai sentito parlare di campagne di brand protection? Con questo termine si intende una precisa strategia di promozione attraverso annunci PPC che utilizzino come parola chiave il nome della propria struttura alberghiera.

Probabilmente non è il primo tipo di campagna che vi viene in mente quando pensate a cosa fare per dare maggiore visibilità al vostro albergo o bed & breakfast. In effetti si tratta di una campagna – di tipo “difensivo” – che ha come obiettivo proteggere il vostro spazio su Google per ricerche che utilizzano come keyword il vostro marchio, incentivando le prenotazioni dirette rispetto a quelle ottenute (a caro prezzo) attraverso le OTA.

Oggi tutte le principali OTA investono somme considerevoli – di molti ordini di grandezza superiori a quello che può mettersi una qualsiasi struttura alberghiera indipendente – in campagne PPC ed alcune di queste campagne sono strutturate in maniera tale da andare ad intercettare le richieste sui motori di ricerca con il nome del vostro albergo (in termine tecnici questa strategia viene chiamata brandjacking).

A puro titolo esemplificativo prendiamo in esame il caso di un viaggiatore che cerchi un Bed & Breakfast a Roma di cui conosca già il nome, magari perché segnalato da un amico oppure trovato in rete in una recensione (il nome della struttura scelta è solo un esempio).
Come vediamo nella figura seguente, il sito web del B& B figura solo al 5° posto tra i risultati per la query con il nome dell’albergo. I primi quattro risultati sono invece occupati dagli annunci PPC delle OTA. Questo vuol dire che, a meno di non avere a che fare un viaggiatore particolarmente attento o smaliziato, sarà molto più probabile che il sito visitato per conoscere la disponibilità ed eventualmente completare la prenotazione sarà quello di un OTA e non quello della struttura alberghiera. In questo caso la struttura, pur avendo un brand già conosciuto ed affermato attraverso il passaparola, dovrà pagare delle commissioni a booking.com, tripadvisor, hotels.com, etc.

campagna brand protection

La situazione sarà ancora meno favorevole alla prenotazione diretta se il sito web, non adeguatamente ottimizzato in termini SEO, non comparirà nella prima pagina dei risultati di ricerca.

La probabilità di ricevere una prenotazione diretta sarebbe ovviamente molto maggiore se il nome dell’albergo, grazie ad un annuncio di una campagna di brand protection, si trovasse insieme o al di sopra degli annunci sponsorizzati delle OTA, che in questo caso possiamo vedere come dei veri e propri concorrenti.

Un altro motivo a favore di una campagna di brand protection è che questo tipo di campagna PPC ha un costo molto basso per un albergo. La keyword del marchio è infatti molto meno richiesta rispetto ad altre parole chiave molto appetibili, come ad esempio “albergo Roma”, “albergo in centro Roma”, etc. Sulla base della nostra esperienza possiamo dire che il costo per click di una campagna di brand protection è di qualche centesimo di euro contro un costo per click di qualche euro di campagne PPC più “tradizionali”.

In conclusione una campagna di brand protection, se strutturata e gestita in maniera ottimale, rappresenta un investimento conveniente per una struttura alberghiera, consentendo di incrementare il numero di prenotazioni dirette. Il costo della campagna viene infatti compensato dalle minore commissioni da riconoscere alle OTA.

E voi avete mai pensato di utilizzare una campagna di brand protection per la vostra struttura alberghiera o più in generale delle campagne di Google Adwords?

Non esitate a contattarci per approfondire queste tematiche e scoprire come possiamo aiutarvi.

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