I podcast sono un concetto relativamente nuovo ma che sta rapidamente prendendo piede come strumento per costruire e mantenere la reputazione, sia aziendale che individuale.
Che tu sia un freelance, un professionista o un imprenditore individuale, curare il tuo Personal Branding è fondamentale per la crescita del tuo business e il raggiungimento dei tuoi obiettivi.
In questo scenario, l’utilizzo di un podcast può senz’altro aiutarti a costruire e migliorare la tua reputazione, dal momento che poche cose sono più “personali” del suono della voce. Certamente ci sono altri mezzi per far crescere il tuo personal brand, come blog, video, webinar, social media. Tuttavia il personal podcast ha il vantaggio di permettere un certo grado di intimità e di vicinanza con il tuo pubblico: se hai creato un contenuto di qualità, gli ascoltatori inizieranno ad avere la sensazione di conoscerti, anche se non ti avranno mai incontrato di persona.
Ma dove partire per creare un personal podcast? Vediamo di seguito i passi principali.
- Individuare l’argomento del podcast
- Scegliere il formato e il “tone of voice”
- Curare il titolo e altri dettagli
- Scegliere il luogo e l’equipaggiamento per la registrazione
- Distribuire il podcast.
1. Di cosa parlerà il tuo podcast?
Il punto di partenza è ovviamente quello dell’argomento che tratterà il tuo podcast.
Se rappresenti un’azienda, la tematica del tuo branded podcast sarà relativa al settore in cui opera l’organizzazione e quindi, in questo caso, la scelta sarà in qualche modo facilitata.
Come creator ti troverai invece, molto probabilmente, in una di queste due situazioni:
- difficoltà a trovare un’idea
- molte idee ma difficoltà a sceglierne una.
In entrambi i casi ti consigliamo di prendere carta e penna e di buttare giù una prima lista di idee dalle quali partire.
Inizia con pensare a qualcosa che ti interessa particolarmente e su cui potresti facilmente creare dei contenuti.
Passa poi a valutare quali sono i tuoi punti di forza (USP: Unique Selling Point) e gli elementi che ti rendono unico:
- skills che hai sviluppato;
- competenze che hai acquisito;
- situazioni che hai affrontato;
- problemi che hai risolto.
Infine individua degli argomenti che possano veramente interessare il tuo pubblico. A questo scopo dovrai dedicare del tempo alla ricerca e all’ascolto di quello che appassiona la tua audience, intervistando alcuni dei tuoi contatti o facendo delle ricerche online:
- studiare i trend più popolari in quel momento su Google Trends (v. Fig. 1);
- consultare i titoli e l’indice dei libri di maggiore gradimento (3 – 4 stelle) su Amazon;
- leggere i blog o le newsletter degli esperti su un determinato argomento;
- ascoltare altri podcast;
- seguire le conversazioni che ottengono maggiore attenzione sui social media (Facebook, Twitter, etc);
- consultare forum e siti di domande e risposte, come Quora o Reddit.
Arrivato a questo punto dovrai fare un ulteriore passo ed individuare una specifica nicchia di mercato, che tenga conto dei tuoi USP e degli argomenti che possano essere maggiormente interessanti per il tuo pubblico. Contenuto e pubblico sono infatti strettamente collegati: non puoi decidere il contenuto del tuo podcast se non conosci la tua audience e viceversa non potrai avere un pubblico se non avrai condiviso qualcosa che sia di suo interesse.
2. Scegli il formato e il “tone of voice”
Ora che hai trovato l’argomento e scelta la tua nicchia è il momento di decidere quale sarà il formato del tuo podcast.
Sono infatti possibili diversi tipi di formati che puoi adottare e nulla vieta di combinarli all’interno della tua programmazione (ad es.: un documentario in un episodio e un’intervista in un altro episodio): intervista, conversazione, monologo, documentario, racconto, storytelling.
Non esiste in assoluto un formato vincente: la scelta dipenderà da molti fattori (i tuoi USP, nicchia di mercato, contenuti a tua disposizione, etc) e potrai comunque modificarlo sulla base dell’esperienza e del feedback che riceverai dagli utenti.
Altrettanto importante sarà lo stile che adotterai, cioè quello che in ambito di comunicazione di impresa viene chiamato il tone of voice (tono di voce).
La scelta del tone of voice stabilisce infatti la modalità di relazione che vorrai stabilire con il tuo pubblico: colloquiale, cattedratico, ironico, serioso, etc. Se avrai individuato il tono di voce più adatto al tuo pubblico, i tuoi contenuti saranno senz’altro efficaci e rafforzeranno le interazioni e la tua reputazione professionale.
3. Cura il titolo e gli altri dettagli
Nel mondo ci sono oltre 800.000 podcasts: gli ascoltatori hanno solo l’imbarazzo della scelta! Quando un potenziale ascoltatore arriva su una delle varie piattaforme di distribuzione, come Apple Podcasts o Spotify, decide velocemente quale sia il contenuto di suo interesse. È estremamente difficile che una persona dedichi del tempo a scaricare e ad ascoltare i minuti iniziali di un podcast per comprendere se si tratta di quello che sta cercando. Dovrai quindi dedicare molta attenzione a definire alcuni dettagli che hanno un peso fondamentale nel decidere il successo del tuo podcast: titolo, descrizione, copertina, struttura e durata.
Come ci ricorda Apple nella sua guida alla creazione di podcast, “Fate attenzione ai campi titolo, autore e descrizione del vostro podcast. Apple Podcasts utilizza i campi titolo, autore e descrizione per la ricerca. I metadata, insieme alla copertina del podcast, sono parte integrante del confezionamento del vostro prodotto e influiranno sulla possibilità del vostro podcast di comparire nelle ricerche e di ottenere l’iscrizione di utenti”.
Secondo i dati di un’indagine di BVA Doxa, il tema/argomento di un podcast è il driver principale nella scelta insieme al Conduttore/autore e al titolo (v. Fig. 2).
Figura 2
4. Dove e come registrare
Ora che hai definito in dettaglio i punti di partenza del tuo blog (argomento, formato iniziale, nome, frequenza) sei pronto per il passo successivo. Non devi però avere fretta perchè prima di andare live dovrai dedicare del tempo all’importante scelta del luogo dove registrerai il tuo primo podcast e l’equipaggiamento necessario.
La qualità audio è infatti elemento fondamentale per il successo di un podcast e si possono perdere rapidamente degli ascoltatori interessati ad un contenuto se il suono delle registrazioni non è di buona qualità.
Le tue scelte dipenderanno sia dal budget a disposizione che da alcune caratteristiche del tuo podcast:
- il numero di speakers
- se gli speakers si trovano o meno nella stessa stanza
- se prevedi di avere degli ospiti e se questi saranno collegati da remoto
- utilizzo di uno studio di registrazione professionale.
Una trattazione approfondita di questi argomenti meriterebbe uno spazio dedicato dal momento che andrebbero esaminati molti aspetti tecnici, alcuni anche abbastanza complessi, relativi ad assorbimento/propagazione del suono, hardware e software per la registrazione e l’editing.
Nella parte finale di questo articolo passeremo comunque in rassegna quali sono i principali fattori da prendere in considerazione per il successo del tuo podcast.
Luogo
Qualsiasi sia l’equipaggiamento di cui ti doterai, non dovrai sottovalutare le caratteristiche dell’ambiente dove verranno effettuate le registrazioni.
Se non hai la fortuna di poter utilizzare uno studio di registrazione professionale, tieni presente che dovrai:
- Eliminare rumori indesiderati, quali orologi, ventole del computer, aria condizionata.
- Studiare l’impatto di alcune superfici sull’amplificazione o assorbimento dei suoni (ad esempio materiali imbottiti come sedie o divani riducono gli effetti di eco che sono invece generati da superfici rigide).
- Valutare l’acquisto di pannelli assorbenti, per creare una mini sala di registrazione all’interno del tuo ufficio o abitazione, o di schermi fonoassorbenti portatili per il microfono.
Attrezzatura di base
Per poter partire ti sarà necessario avere almeno:
- Un computer desktop o laptop opportunamente dimensionato per poter utilizzare programmi di registrazione ed editing di file audio;
- Un paio di cuffie. In particolare ti consigliamo l’utilizzo di un dispositivo con padiglioni auricolari chiusi (invece di semplici auricolari aperti come quelli per cellulari) in modo da evitare fastidiosi fenomeni di feedback;
- Un microfono USB;
- Un filtro anti-pop.
Se prevedi di fare delle interviste online utilizzando servizi di voice over-IP (Skype, Zoom, etc), accertati di avere delle connessioni internet affidabili e di velocità adeguata. Ad esempio, per un’intervista ad una persona è consigliabile avere un collegamento di almeno 1.5 Mbps in upload e download. Ovviamente la velocità del collegamento dovrà essere superiore se prevedi di avere la partecipazione contemporanea da remoto di più di un ospite.
Software di registrazione e di editing
Esiste un’ampia gamma di strumenti software per la registrazione e l’editing di contenuti audio. Molti professionisti utilizzano per le loro attività delle applicazioni leader di mercato come Pro Logic di Apple o Adobe Audition. Tuttavia questi software, oltre ad avere un costo elevato, hanno una curva di apprendimento abbastanza lenta, dal momento che sono dotati di funzionalità sofisticate e complesse.
Ti consigliamo quindi, almeno per iniziare, di utilizzare degli strumenti più elementari ed economici, come:
- GarageBand, fornito all’interno del sistema operativo MacOS
- Audacity, software gratuito disponibile su piattaforme Windows, Mac e Linux.
Per quanto riguarda il formato finale dei files audio delle registrazioni, tutti i principali software di registrazione prevedono l’utilizzo del formato compresso MP3. Si tratta di un formato che si è affermato come standard perchè può essere riprodotto su un numero elevatissimo di dispositivi audio e di applicazioni di podcasting. Ti suggeriamo però di creare in questo formato solo la versione finale del podcast e di utilizzare i formati proprietari del software di registrazione (tipicamente WAV o AIFF) per le elaborazioni intermedie, in modo da non perdere troppa qualità dell’audio a causa della compressione.
Una volta che avrai terminato la registrazione ti aspetta la parte meno piacevole della creazione del tuo podcast: il montaggio della versione finale. A meno che tu non sia già un esperto di editing di contenuti audio, dovrai dedicare infatti un tempo non trascurabile alla post-produzione, cioè “ripulire” il tuo podcast da pause inutili, suoni imprevisti, interviste troppo lunghe, fruscii o tutto quanto può incidere negativamente sulla qualità della tua produzione audio.
In questa fase aggiungerai anche i brani audio che fungeranno da titoli di testa (Intro) e di coda (Outro) del tuo show e che daranno quel tocco di personalizzazione necessario a caratterizzare il tuo podcast.
Man mano che farai esperienza riuscirai certamente a ridurre l’impegno per la fase di post-produzione ma, almeno inizialmente dovrei pensare che a questa fase dovrai dedicare un tempo che è almeno 3-4 volte quello della durata del tuo podcast.
Valuta quindi con attenzione la durata che vorrai dare agli episodi del tuo podcast prima di prenderti un impegno troppo stringente!
5. La distribuzione del podcast
Una volta creato il contenuto, il passo successivo sarà quello di passare al “lancio” del tuo podcast, cioè la scelta della piattaforma di distribuzione e delle modalità di promozione del podcast. Dal momento che si tratta di un argomento che richiede una particolare attenzione ne parleremo in uno specifico post.
Se vuoi approfondire questi argomenti e i temi più generali del voice marketing e dei live audio, allora potrebbe interessarti il mio libro “Podcast e Clubhouse”, pubblicato da Lupetti Editori di Comunicazione.