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Osservatorio Competenze Digitali 2015

Lo scorso 15 gennaio si è svolta a Roma la seconda edizione dell’ Osservatorio delle Competenze Digitali, condotto dalle principali associazioni ICT: AICA, Assinform, Assintel e Assinter Italia e promosso dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e realizzato da NetConsultingcube.

Il tema della trasformazione digitale delle aziende e delle competenze necessarie richieste da uno scenario economico sempre più competitivo è infatti diventato in tempi recenti un argomento a cui guardano con molta attenzione diversi attori: aziende, scuola, governo e Pubblica Amministrazione.

Principali risultati

Ecco i punti più importanti emersi dallo studio, che ha interessato le Pubbliche Amministrazioni e le aziende ICT coinvolte nelle fasi della domanda e dell’offerta (55 aziende del settore ICT, 30 aziende utenti, 35 enti PAC e PAL).

La Digital Transformation è la principale sfida per le aziende italiane (v. Fig.1)

Osservatorio Competenze Digitali

Fig. 1: la sfida della Digital Transformation

Aziende e PA sono decisamente consapevoli (80-90% dei rispondenti) dell’impatto della digital transformation e della necessità di sviluppare e adeguare le proprie competenze digitali sulla spinta dei nuovi trend, quali mobile, digitalizzazione di flussi e processi, business analytics, IOT, cloud computing, evoluzioni Web, pagamenti elettronici (v. Fig. 2).

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Fig. 2: le aree di investimento nelle competenze digitali

Il livello di copertura delle competenze varia sensibilmente a secondo degli attori in gioco: si va dal 73% delle aziende ICT al 67% delle società in-house delle Regioni e Province Autonome al 48% delle aziende utenti, per poi scendere al 41% nella PA Centrale e al 37% nella PA Locale.

I profili più ricercati (v. Fig. 3) nelle aziende ICT sono il Security Specialist, l’Enterprise Architect, il Business Analyst. Nelle aziende utenti e nella PA sono il CIO, il Security Manager, il Database Administrator e il Digital Media Specialist, l’Enterprise Architect, il Business Information Manager, l’ICT Consultant e il Business Analyst.

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Il percorso scelto per la crescita delle competenze interne è basato prevalentemente sul training on the job (v. Fig. 4). In generale le giornate dedicate alla formazione sono pochissime: la media è di 6,2 giornate annue pro-capite nelle aziende ICT, 4 nella PA, 3 nelle aziende utenti.

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Fig. 4: il percorso di crescita per le competenze

Conclusioni

In sintesi, i dati presentati durante l’evento evidenziano come nel nostro paese la cultura e le competenze digitali non riescano a tenere il passo con la società e l’economia. Senza una condivisione e collaborazione strategica tra mondo dell’istruzione e del lavoro l’Italia corre il serio rischio di vedere ampliato il gap che ad oggi la separa da altre economie maggiormente sviluppate.

Purtroppo si continua invece a disperdere tempo ed energie nelle diatribe tra Digital Champions, Digital Minions o discussioni analoghe.

Approfondimenti

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