Quali sono le 7 migliori strategie e tattiche di email marketing?

strategie email marketing

In un precedente post abbiamo visto perché è importante avere una strategia di email marketing. Ora è il momento di passare dalla teoria alla pratica. Un buon punto di partenza può essere prendere in esame quello che fanno le aziende di successo e mettere in atto alcun delle loro best practices per raggiungere i vostri obiettivi.

“L’email marketing può essere uno scoglio difficile da affrontare”, afferma Joanne Coffey, assistant manager del retention marketing di Jones Road Beauty. “Il modo più semplice per avviare una strategia di email marketing è mettersi nei panni del vostro cliente. Tutto il resto arriverà da solo.”

Joanne Coffey, assistant manager of retention marketing at Jones Road Beauty

Diamo quindi un’occhiata alle 7 migliori strategie di email marketing e a come metterle in atto.

1. Inviare email personalizzate

La personalizzazione porta enormi vantaggi alle aziende: il 91% dei consumatori è maggiormente propenso ad acquistare marchi riconosciuti e che forniscono offerte e consigli pertinenti.

I dati di Adobe mostrano infatti che 9 marketer su 10 vedono miglioramenti nei risultati a seguito della personalizzazione, in termini di fedeltà dei clienti (53%), fatturato (49%) e fidelizzazione (43%).

Inoltre, secondo un rapporto di Ascend2 e dei suoi partner di ricerca, circa 6 esperti di marketing su 10 affermano che l’e-mail è il canale digitale che ottiene il maggiore vantaggio dalla personalizzazione (v. Fig. 1).

Fig. 1: strategie email marketing: Digital Experience e personalizzazione

Fig. 1: Digital Experience e personalizzazione (Fonte: Marketing Charts)

“I marchi devono dedicare più tempo alla raccolta dei “zero party data” e al loro utilizzo per segmentare in modo intelligente i clienti in specifiche liste”, afferma McComas. “I canali marketing di tua proprietà sono una delle risorse più potenti, ma nel marketing digitale tutti i principali brand utilizzano anche la posta elettronica”.

Ad esempio quando il marchio Wellness Nuun ha notato che un certo gruppo di atleti tende ad acquistare solo i loro prodotti per la resistenza allo sforzo, il team ha iniziato a inviare a quel gruppo di clienti contenuti strettamente legati alla resistenza fisica.

I risultati sono stati strabilianti: un aumento del 950% del traffico del sito Web dalle e-mail e un aumento dell’820% delle entrate generate dall’email marketing.

Suggerimento per i professionisti: utilizzate la personalizzazione dell’e-mail per promuovere i contenuti in base al precedente comportamento dei subscribers o agli acquisti precedenti, inviate coupon personalizzati per festeggiare il compleanno di un cliente o un evento importante o inviate notifiche e-mail in caso di carrello abbandonato durante il processo di acquisto.

2. Usare la segmentazione per inviare messaggi pertinenti

Un approccio troppo generalizzato può far andare fuori strada i vostri sforzi nell’ email marketing. Se non prendete in considerazione aspetti specifici come dati demografici, posizione, interessi, settori lavorativi o prodotti che hanno destato interesse nel vostro cliente, potete correre il rischio che il vostro messaggio sia completamente ignorato.

Secondo una ricerca di Simon Data e ClickZ, la maggior parte degli esperti di marketing afferma infatti di utilizzare da 2 a 10 segmentazioni per le campagne e-mail (v. Fig. 2).

Ma quando si tratta di segmentazione, i due maggiori punti deboli sono la raccolta di dati e l’integrazione dei dati da parte dei fornitori di servizi di posta elettronica. I dati mostrano che solo poco più della metà (52%) degli esperti di marketing afferma che il loro attuale provider di servizi di posta elettronica è in grado di integrare i dati personali dei loro clienti.

Fig - 2 segmentazione email

Fig. 2: Utilizzo della segmentazione nelle campagne di email (Image source: Marketing Charts)

La raccolta di Customer-First Data può sembrare difficile, ma l’impostazione di moduli pop-up è uno dei modi più semplici per ottenere informazioni e creare un profilo cliente completo.

“La segmentazione dovrebbe essere al centro della strategia della vostra campagna, soprattutto ora con l’aggiornamento di iOS 15 e i più recenti problemi di recapito di Gmail. Senza un’adeguata segmentazione, la vostra deliverability può andare in crisi e potrebbe essere complicato rimetterla a posto.

Segmentate il vostro pubblico in base al coinvolgimento, alla cronologia degli acquisti passati, agli interessi e altro ancora. Non tutti nella vostra lista devono ricevere tutte le e-mail, quindi consiglio sempre di parlare solo con i clienti con precisi intenti di acquisto e di prestare molta attenzione alla segmentazione”, afferma Stymiest.

Ad esempio Tomlinson’s Feed, un negozio di animali ad Austin, in Texas, utilizza moduli pop-up per segmentare i clienti in base al tipo di animale (cani o gatti). Grazie a queste informazioni (v. Fig. 3) l’azienda è in grado di inviare ai clienti messaggi di posta elettronica personalizzati.

Fig - 3 strategie email marketing: esempio Tomlinson email

Fig. 3: l’approccio utilizzato da Tomlinson Feed per la segmentazione (Fonte: Tomlinson’s Feed)

Suggerimento per i professionisti: i modi in cui i marchi segmentano le loro liste e-mail comprendono la raccolta delle preferenze dei prodotti, l’utilizzo di dati geografici, la possibilità di scegliere la frequenza delle e-mail, gli acquisti passati, il monitoraggio della quantità e del valore degli acquisti e molto altro ancora. Provate diversi tipi di segmentazione per vedere cosa vi aiuta a personalizzare le esperienze, vendere più prodotti e aumentare la fedeltà.

3. Ottimizzare testo, design, righe dell’oggetto e pulsanti CTA

L’assemblaggio di diversi componenti dell’e-mail come testo, elementi visivi, testo dell’oggetto, colori e animazioni può trasmettere la personalità unica del vostro marchio. Le aziende con una forte personalità del marchio utilizzano il design dell’e-mail come uno strumento in più per essere più facilmente riconosciute dalla propria base di clienti.

Oltre a questo, i marchi utilizzano il design dell’e-mail per coinvolgere i destinatari con elementi interattivi, unire immagini, illustrazioni e GIF per focalizzarsi sulla chiamata all’azione (CTA) o stimolare i clienti ad effettuare un acquisto.

Latico Leathers è una boutique di pelletteria artigianale a conduzione familiare che unisce ed abbina diversi elementi di design delle email per invogliare i clienti all’acquisto. Durante la stagione primaverile hanno inviato diversi tipi di e-mail per promuovere saldi stagionali, nuovi prodotti e colori.

Inoltre Latico Leathers fa leva sul design sperimentando diversi elementi visivi e pulsanti CTA, in modo da comprendere cosa funzioni meglio. Un’altra interessante strategia di Latico a cui ispirarsi è quella di utilizzare le recensioni dei prodotti nel design della email per incoraggiare i clienti ad effettuare l’acquisto (v. Fig. 4).

Fig - 4 Latico Leathers email

Fig. 4: Gli elementi visivi utilizzati nelle email da Latico Leathers (Fonte: Latico Leathers email)

Suggerimento per i professionisti: tenete presente che state progettando e-mail per diverse caselle di posta. Quasi la metà degli esperti di marketing preferisci la modalità con sfondo scuro durante la progettazione di e-mail. Per assicurarvi che le vostre e-mail siano ottimizzate sia per la modalità scura che per quella chiara, seguite alcune best practice come l’utilizzo di sfondi trasparenti, l’ottimizzazione del logo e delle icone dei social media e l’utilizzo di testo anziché di immagini.

4. Dare priorità al design ottimizzato per i dispositivi mobili

Viviamo in un mondo mobile first. Secondo SuperOffice, l’81% delle e-mail viene aperto su dispositivi mobili. Inoltre, quasi 5 utenti di smartphone su 10 preferiscono ricevere comunicazioni commerciali via e-mail.

In altre parole, adottare un design di posta elettronica mobile first e garantire che le e-mail si adattino al dispositivo è ormai una scelta obbligata.

Molti servizi di email marketing, come ad esempio Klaviyo, vi consentono di passare dall’anteprima desktop a quella mobile e vedere come appare la vostra email su diversi dispositivi.

Il famoso marchio di prodotti per la cura della pelle Drunk Elephant utilizza spesso brevi testi ed emoji per adattarsi allo schermo e distinguersi nella posta in arrivo. Il design dell’e-mail è ottimizzato per i dispositivi mobili, di solito con un tocco di colore in linea con l’identità del marchio (v. Fig. 5).

Fig - 5 Drunk Elephant email

Fig. 5: Ottimizzazione per i dispositivi mobili (Fonte: Drunk Elephant emails)

Suggerimento per i professionisti: oltre a utilizzare un design di posta elettronica mobile first, assicuratevi che la lunghezza del testo dell’oggetto e del testo della pre-intestazione si adatti alla casella di posta mobile. Allo stesso modo, dovreste ottimizzare le vostre immagini per dispositivi mobili. Tenete anche presente che un layout a una colonna funziona meglio per i dispositivi mobili. Dopo aver creato le vostre e-mail, controllatele sempre su tutti i dispositivi prima di premere il pulsante di invio.

5. Coinvolgere nuovamente gli abbonati con e-mail vincenti

Uno dei maggiori ostacoli per gli esperti di marketing è mantenere il coinvolgimento dei propri clienti. Secondo Statista, il 45% dei marketer considera mantenere l’engagement di una lista come una sfida molto importante.

Se da un lato è normale avere abbonati inattivi man mano con il crescere della vostra lista, dall’altro inviare un’e-mail all’intero elenco senza segmentare gli abbonati inattivi può danneggiare la vostra deliverability.

Ciò significa che dovresti semplicemente rimuovere gli abbonati inattivi dalla vostra lista? Sicuramente no.

“Un segmento chiave che creiamo sempre in Homestead è il segmento “in calo”. Questo segmento è collegato ad una nostra procedura che mira a eliminare i clienti inattivi e non coinvolti che non hanno intenzione di acquistare”, afferma Stymiest.

Invece di ignorare i potenziali clienti e perdere delle vendite, dovreste impostare una campagna di re-engagement per i subscriber inattivi attraverso delle e-mail ad-hoc.

Ad esempio il marchio per la cura della pelle Tula incoraggia i clienti a tornare e ad effettuare un acquisto offrendo uno sconto del 15%. Utilizzando nella email un oggetto accattivante che allude all’esclusività (“Non lo facciamo mai, ma ci manchi”) ed evidenziando i prodotti preferiti dai clienti, ciascuno con una recensione, Tula rende difficile resistere alla sua e-mail (v. Fig. 6).

Fig - 6 Tula email

Fig. 6: la tecnica di fidelizzazione utilizzata da Tula (Fonte: Tula email)

“La fidelizzazione dei clienti è molto più semplice (ed economica!) dell’acquisizione di clienti. Quindi, trovate il modo di trasformare i vostri nuovi clienti in clienti regolari”, suggerisce Samar Owais, stratega di conversione e-mail. “La mia automazione della posta elettronica preferita per trasformare i nuovi clienti in clienti regolari è un riassortimento, un abbonamento (iscriviti e risparmia) o un’offerta in bundle. In questo modo si aumenta il valore medio degli ordini e si fidelizza i clienti a lungo termine. È una vittoria per tutti”.

Suggerimento per i professionisti: quando create un’e-mail di riacquisto, includete un’offerta a tempo limitato per invitare i clienti a effettuare un acquisto al più presto. E non inviate una sola email. Con due o più e-mail di riacquisto che utilizzano delle pause intermedie, potete aumentare le probabilità che il destinatario le apra e interagisca con l’e-mail.

6. Affidarsi all’automazione della posta elettronica per aumentare la soddisfazione dei clienti

È quasi impossibile programmare e inviare manualmente e-mail ai clienti, soprattutto perché la vostra lista continuerà a crescere. La soluzione è quindi l’automazione delle e-mail.

Tra le varie tecniche di marketing digitale, l’email marketing è il canale più comunemente automatizzato. E’ infatti citato dal 65% per cento degli intervistati in un sondaggio condotto tra i marketer da Statista nel giugno 2021. E’ ormai risaputo che principali marchi di e-commerce utilizzano le automazioni della posta elettronica per costruire relazioni migliori con i propri clienti, vendere più prodotti e aumentare le entrate.

Se state cercando di migliorare l’esperienza dei vostri clienti, le e-mail automatizzate dovrebbero diventare il vostro migliore alleato.

Dalle e-mail di benvenuto, ai follow-up post-acquisto e alle notifiche degli ordini alle e-mail di up-sell, cross-sell e quelle relative ad eventi importanti, le automazioni possono aiutarti a stabilire una comunicazione regolare con i clienti e raggiungere i tuoi obiettivi di email marketing.

Il marchio di moda con sede a Boston, Ministry of Supply, ha come missione quella di creare una nuova categoria di abbigliamento: il “tempo libero”. Il marchio utilizza l’automazione dell’e-mail di benvenuto per offrire uno sconto ai nuovi abbonati e incoraggiarli a effettuare il primo acquisto (v. Fig. 7).

Fig - 7 Ministry of Supply email

Fig. 7: L’automazione delle email utilizzata da Ministry of Supply (Fonte: Ministry of Supply email)

Anche Maison Miru, il marchio di gioielli senza tempo, ha utilizzato l’automazione delle email e in particolare ha adottato un flusso di abbandono della navigazione per migliorare un funnel di vendita in crisi. Per attirare nuovi clienti, Maison Miru aveva offerto un paio di orecchini solo per il costo della spedizione. Tuttavia l’azienda aveva notato che pochi abbonati erano effettivamente tornati per completare l’acquisto di questi orecchini gratuiti. Grazie a un flusso automatizzato che invitava le persone dopo un paio d’ore a tornare e ricevere il loro premio, hanno generato un aumento delle vendite del 2%.

Un altro problema per i rivenditori online che le automazioni della posta elettronica possono risolvere è l’abbandono del carrello. Secondo Baymard, il tasso medio di abbandono del carrello degli acquisti online è quasi del 70%. Creando un’automazione e-mail per l’abbandono del carrello, i marchi possono coinvolgere nuovamente gli acquirenti che aggiungono prodotti al carrello online ma se ne vanno senza acquistare.

Peel, un marchio di custodie per iPhone/Android, utilizza l’automazione dell’e-mail del carrello abbandonato per ricordare agli acquirenti i prodotti nel carrello e invogliarli a completare i loro acquisti (v. Fig. 8).

Fig - 8 Peel email

Fig. 8: Automazione email per l’abbandono del carrello (Fonte: Peel email)

“Utilizzando in maniera corretta correttamente le automazioni il vostro marchio potrà generare delle vendite significative”, afferma Coffey. “I filtri di flusso e i filtri trigger sono sottoutilizzati perché i marchi non vogliono escludere i clienti dalla ricezione dei loro messaggi, ma la loro configurazione è essenziale per assicurarvi di non inviare un numero eccessivo di email ai vostri clienti. Preferirei che 100 clienti ricevessero un messaggio pertinente piuttosto che 500 persone ricevessero un messaggio che non lo fosse”.

“Nelle nostre automazioni, utilizziamo la funzionalità nascondi/mostra di un blocco. Siamo in grado di fornire suggerimenti in base ai prodotti che un cliente ha lasciato nel carrello. Possiamo istruire il cliente su come applicare i nostri prodotti in base al tipo di pelle dal nostro questionario, ad esempio. Siamo anche in grado di includere una opzione di spedizione gratuita per i clienti che hanno più di $ 85 nel carrello. Le possibilità sono infinite.”

Suggerimento per i professionisti: se desiderate migliorare l’esperienza del cliente, l’automazione della posta elettronica è la soluzione migliore. E-mail di benvenuto, e-mail del carrello abbandonato, e-mail di ringraziamento, e-mail educative, recensioni di prodotti e automazioni di riacquisto sono solo alcune delle idee che potete testare per migliorare le esperienze dei clienti in modo pertinente e tempestivo.

7. Usare l’efficacia del test A/B

I test A/B possono aiutarvi a migliorare in modo incrementale i vostri sforzi di email marketing. Le possibilità sono infinite: potete testare cose come l’oggetto, gli sconti e il contenuto dell’e-mail. Potete anche capire se le semplici e-mail di testo funzionano meglio delle e-mail HTML ricche di immagini.

Una volta che vi sarete abituati ai test, potrete considerare una strategia di test “sempre attiva” per vedere cosa funziona meglio per i vostri subscribers.

111SKIN, un marchio di prodotti per la cura della pelle di lusso con sede a Londra, è riuscita a raddoppiare il valore dell’ordine medio (AOV) semplicemente cambiando l’immagine in primo piano nella sua prima e-mail di benvenuto. L’aggiunta di una foto del co-fondatore Dr. Yannis in cima ha aiutato 111SKIN a mostrare le basi scientifiche prodotto e aumentare la fiducia dei clienti (v. Fig. 9).

Fig - 9 strategie email marketing: 111Skin

Fig. 9: Email di benvenuto di 111SKIN (Fonte: 111SKIN email)

Suggerimento per i professionisti: il test A/B è un modo efficace per aumentare il valore dei vostri sforzi di email marketing ma assicuratevi di testare una variabile alla volta. Ad esempio, se modificate il colore della CTA e contemporaneamente il relativo testo, non riuscirete ad attribuite un eventuale aumento delle performance al cambiamento di colore o al testo del pulsante CTA. Invece testando una variabile alla volta potrete essere certi di sapere cosa attrae maggiormente il vostro pubblico.

L’email marketing rimane uno dei modi migliori per creare una forte relazione con i clienti e creare fedeltà. Ma per sfruttare al meglio il vostro canale di posta elettronica, dovrete sviluppare una strategia solida e basata sui dati.

“C’è molto valore aggiunto che potete ottenere tramite l’e-mail”, afferma McComas. “ma senza una strategia precisa e coerente di email marketing utilizzerete probabilmente solo il 20% del potenziale del vostro marchio su questo canale”.

L’email marketing può essere l’asso nella manica e aiutarvi a creare un’esperienza cliente end-to-end piacevole. Uno dei punti di forza di questa tecnica è il fatto che le automazioni della posta elettronica possono svolgere tutto il lavoro ripetitivo e migliorare l’efficienza complessiva dell’email marketing.

[Liberamente tradotto ed adattato dall’articolo di Kaleigh Moore “How to develop an effective email marketing strategy from email list acquisition through retention” (Seconda Parte)]

Come evitare black list e spam con la propria newsletter: intervista a Fabrizio di OpenDEM

come evitare blacklist newsletter cover

Uno dei problemi che più affligge i responsabili di marketing digitale nella fase di comunicazione di offerte e proposte commerciali ai propri destinatari è proprio l’incubo di finire nello spam dei propri contatti quando si tenta la creazione e l’invio di newsletter a fini commerciali, rischiando di finire nel dimenticatoio per sempre. Fabrizio di OpenDEM, piattaforma italiana per la gestione di newsletter, ci ha concesso una intervista per scoprire le pratiche migliori per assicurare l’efficienza del nostro Email Marketing.

Spesso si parla di black list e spam degli indirizzi e-mail dei clienti, c’è spesso molta confusione a riguardo, sono la stessa cosa?

Assolutamente no, c’è una bella differenza tra black list e spam. La prima riguarda principalmente indirizzi IP e domini e-mail che hanno ricevuto delle segnalazioni e che non risultano autorizzati ad inviare comunicazioni. Si tratta quindi di un fenomeno evitabile che si può prevenire in buona parte comportandosi in modo coscienzioso nel contatto con i clienti. La seconda invece riguarda uno stato raggiunto a seguito di un’azione da parte del destinatario che segnala l’indirizzo da cui proviene la comunicazione. Da quel momento sarai considerato spam. In sintesi, possono essere considerati l’uno la conseguenza dell’altro: se vieni messo in black-list sarai considerato spam.

Email marketing: come evitare blacklist per newsletter

Per quali motivi si finisce nello spam? Quali sono le cause maggiori che portano una newsletter ad essere considerata spam?

Principalmente, le cause che possono portare una newsletter a finire nello spam sono due: o per via delle scelte fatte dal destinatario o per una delle cosiddette spam trap o honeypot. Nel primo caso, accade esattamente quello che ho detto in precedenza, un destinatario, anche se si è iscritto alla lista contatti consegnando il suo indirizzo e-mail, segnala l’indirizzo da cui proviene la comunicazione come spam. Il motivo alla base di questa decisione può variare dal disinteresse nei confronti di una determinata informazione, alla poca professionalità con la quale questa informazione è offerta o dalla insistenza con cui riceve le newsletter. Come può notare, due motivazioni su tre trovano facile rimedio nell’utilizzo di strumenti professionali per l’invio di newsletter. Io personalmente lavoro ad OpenDEM, sappiamo perfettamente che assicurare prestazioni professionali per la creazione di grafiche accattivanti e permettere la personalizzazione di ogni messaggio anche a chi non ha competenze approfondite di Email Marketing e grafica è una chiave fondamentale per far fronte a questo problema.

Nel caso invece delle cosiddette spam trap o honeyport bisogna fare una distinzione tra spam trap incontaminate e spam trap riciclate. Quelle incontaminate consistono in indirizzi e-mail creati con il fine di diventare spam trap, non sono iscritti a mailing list o database, questo gli permette di scoprire facilmente le e-mail derivanti da spam. Diventa chiaro che quelle ricevute sono frutto di scraping o acquisti di contatti da database di indirizzi email, motivo per cui queste pratiche sono fortemente sconsigliate per le aziende. Un e-mail che finisce nella lista nera tramite spam trap dovrà vedersela non solo con la limitazione di finire nella black list della propria utenza, ma anche con un danno di immagine non indifferente, visto che si tratta di pratiche illegali.

Per quanto riguarda invece le spam trap riciclate, si tratta solitamente di indirizzi non utilizzati da svariati anni e che vengono utilizzate esattamente come le spam trap incontaminate. La differenza sta nel fatto che verranno monitorare non solo le e-mail derivanti dal precedente utilizzo, ma anche le e-mail ricevute da nuovi indirizzi.

Come si può evitare di finire nello spam con la propria newsletter?

Per evitare di essere inseriti in black list con OpenDEM adottiamo strategie che mettono al sicuro il cliente, proteggendo la comunicazione B2C. In primis, diamo la possibilità attraverso il double opt-in di mandare newsletter solo agli indirizzi che hanno dato esplicito consenso di voler ricevere e-mail. Si tratta di un processo in due passaggi per le nuove iscrizioni ad una specifica mailing list. Inoltre, invitiamo tutti coloro che utilizzano OpenDEM a non utilizzare o acquistare liste di indirizzi e-mail da terzi.

Ad ogni modo, la chiave sta nel sapere analizzare bene la situazione che ci si trova davanti prima di inviare newsletter. Questo significa domandarsi se il destinatario è veramente interessato alla comunicazione e se c’è effettivamente il rischio di essere percepiti come indesiderati. In conclusione, con il nostro servizio, diamo la possibilità, ereditando ogni dato da newsletter a newsletter, di inserire automaticamente un link di cancellazione per gli utenti che intendono rimuoversi dalla lista dei contatti. Chiaramente questa è una pratica a discrezione di chi utilizza OpenDEM, non di un obbligo.

In particolare, OpenDEM si occupa di assicurare i più alti standard di sicurezza offrendo un servizio che rispetti la GDPR. Questo significa, ad esempio, tenere sempre sotto controllo la reputazione degli IP e dei server che utilizziamo, assicurando così anche un’ottima reputazione al mittente. Facendo un altro esempio pratico, assicuriamo a chi vuole usufruire di OpenDEM di tenere pulite le liste di destinatari, in questo modo difficilmente le newsletter verranno inviate più volte, evitando quindi di finire nello spam. Tutto ciò chiaramente è possibile tramite dei tool di verifica che permettono di gestire i destinatari di una newsletter rimuovendo contatti duplicati, gestendo delle liste sia in single che in double opt-in, verificando i domini in fase di importazione, rimuovendo automaticamente i destinatari inesistenti e rimuovendo i destinatari che hanno fatto domanda di cancellazione.

Fattore importante, è essere in possesso di un mittente verificato, vantaggio offerto da piattaforme per la creazione e l’invio di newsletter come ad esempio OpenDEM. Poter inviare newsletter da un mittente verificato significa poter inviare comunicazioni da server riconosciuti come attendibili. I client sono molto più propensi a ricevere posta da mittenti autorizzati e verificati. Tutto questo riduce notevolmente la probabilità di essere riconosciuti come spam.

Statistiche e-mail marketing 2021

statistiche email marketing 2021

Chi ci segue o ha frequentato uno dei nostri corsi sa già quanto riteniamo importante utilizzare l’email marketing nell’ambito di una strategia di web marketing. Per questo motivo, prendendo spunto da un interessante articolo pubblicato su Website Planet, riportiamo di seguito alcune recenti statistiche sull’email marketing che possono esservi di aiuto per un utilizzo più efficace di questo strumento.

Statistiche e-mail marketing 2021

statistiche e-mail marketing 2021: email vs social CTR
Credits: Website Planet
  • Il CTR di una email può essere sino a 100 volte maggiore di un contenuto pubblicato su un social media.
  • Un’appropriata segmentazione di una lista può portare ad un incremento del 39% del tasso di apertura.
  • Il 50% dei consumatori preferisce comunicare con un brand via email, in confronto ad un 20% per una email o il 7% per un messaggio sui social media.
  • L’email è il primo canale di acquisizione di nuovi clienti per le piccole e medie aziende, nell’81% dei casi.
  • I messaggi di posta elettronica con un oggetto personalizzato sono aperti con una frequenza maggiore (26%) rispetto a quelli che hanno un’intestazione generica.
  • La brevità nell’intestazione di una email è fondamentale: un oggetto con al massimo 21 caratteri può incrementare il tasso di apertura del 31%.
  • Il cellulare è la star delle email: oltre la metà (55%) delle email vengono gestite su questo dispositivo. Segue la webmail con il 28%. Solo il 16% delle e-mail viene aperto con un client email su un desktop.
  • Il 13% del fatturato generato dall’email marketing è generato da tecniche di email automation. Questo dimostra l’importanza dell’adozione di tecniche avanzate per la messaggistica.
  • Si possono aumentare i tassi di apertura dei messaggi fino al 16% semplicemente personalizzando le righe dell’oggetto con il nome dell’iscritto alla propria newsletter.
  • Il 78% dei consumatori afferma di fare clic sulle e-mail di marketing che includono offerte promozionali speciali o coupon per i prodotti a cui sono interessati: un esempio di come la personalizzazione e contenuti di valore possano aumentare il coinvolgimento su questo canale di marketing.
  • L’invio di e-mail in occasioni speciali, quali compleanni o festività può far aumentare i ricavi fino al 20%. Una buona pratica è inviare un messaggio insieme a un’offerta speciale di sconto. L’occasione speciale farà infatti sembrare questa comunicazione meno simile a un’email promozionale e potrà catturare l’attenzione delle persone in un momento in cui sono di buon umore e quindi più ricettive alla “conversione”.
  • A livello globale, il tasso medio di cancellazione dell’iscrizione alle e-mail è solo dello 0,2%. Questo numero così contenuto conferma l’importanza dell’email perché significa che si è in grado di mantenere il 99,8% dell’attenzione dei propri utenti a lungo termine. Le conversioni su altri canali di vendita e marketing sono invece conversioni una tantum (ad esempio tramite campagne pubblicitarie PPC) o hanno un risultato che può variare, anche sensibilmente, nel tempo. Ad esempio sui social media la copertura organica viene costantemente ridotta a favore dell’incentivo all’utilizzo delle inserzioni pubblicitarie (Pay-to-Play).

Siete a conoscenza di altre statistiche di email marketing aggiornate al 2021? Fatecelo sapere rispondendo nei commenti.

10 servizi gratuiti per l’ email marketing

servizi gratuiti email marketing

L’email marketing gioca ancora un ruolo importante in una strategia di web marketing e si tratta di una tecnica che può essere testata e messa in pratica senza richiedere eccessivi investimenti iniziali. Esistono infatti molte piattaforme di email marketing che offrono agli utenti la possibilità di utilizzare – anche gratuitamente – servizi per la registrazione di iscritti ad una newsletter e per l’invio di messaggi. Generalmente le opzioni gratuite prevedono un limite per il numero di email inviate in un mese o per il numero massimo degli utenti registrati. Tra questi servizi il più popolare è sicuramente Mailchimp, ma vi sono anche diverse alternative ugualmente valide, sia in termini di prestazioni che di ricchezza delle funzionalità.

In questo articolo abbiamo raccolto un elenco di servizi gratuiti di email marketing, indicando i limiti di utilizzo della versione gratuita e i costi delle versioni a pagamento.

Elenco servizi gratuiti email marketing

Il costo del servizio a pagamento è aggiornato alla data del 9 dicembre 2017.

Mailchimp

versione gratuita:  fino a 2000 iscritti – 12.000 email mese

versione a pagamento: a partire da 10 $ al mese (max. 500 iscritti – email illimitate)

VoxMail

versione gratuita:  fino a 2500 iscritti – 15.000 email mese

versione a pagamento: a partire da 8,33 € mese per 1000 iscritti – email illimitate. Disponibile in lingua italiana.

Sendinblue

versione gratuita: numero iscritti illimitato – 9.000 email mese

versione a pagamento: a partire da 5,49 € mese con un massimo di 40.000 email al mese. Disponibile in lingua italiana.

Elastic Mail

versione gratuita:  150.000 email mese (max. 5000 email al giorno)

versione a pagamento: a partire da 150 $ mese per 2 milioni di email al mese.

Note: la soluzione ideale per chi ha la necessità di inviare un elevato numero di messaggi.

Express Pigeon

versione gratuita:  fino a 500 iscritti – 1.000 email mese

versione a pagamento: a partire da 9,99 $ mese per 500 iscritti – email illimitate.

Note: adatto per piccole aziende o professionisti che hanno un numero limitato di contatti.

Benchmark Email

versione gratuita:  fino a 2000 iscritti – 14.000 email mese

versione a pagamento: a partire da 13,99 $ mese per 600 iscritti – email illimitate. Disponibile in lingua italiana.

Sparkpost

versione gratuita:  fino a 15.000 email mese

versione a pagamento: a partire da 9 $ mese per 50.000 email. Disponibile in lingua italiana.

Note: strumento particolarmente indicato per le email di tipo transazionale (es. conferma avvenuta registrazione o acquisto) più che per newsletter periodiche. Il mercato target è quello degli sviluppatori software.

Mautic

L’unico servizio disponibile di tipo open source. Per questo motivo è completamento gratuito e non ci sono limiti sul numero di utenti registrati o email inviate.

Vertical Response

versione gratuita:  fino a 4.000 email mese – al massimo 400 iscritti

versione a pagamento: a partire da 11 $ mese.

Mad Mimi

versione gratuita:  al massimo 100 iscritti – email illimitate

versione a pagamento: a partire da 10 $ mese per 500 iscritti – email illimitate.

 

Conoscete altri servizi di email marketing che prevedono una versione gratuita? Scrivetelo nei commenti a questo post.

 

 

12 strumenti da scoprire per l’email marketing

strumenti email marketing

L’ email marketing è ancora una delle tecniche più utilizzate per il web marketing. Ma quali strumenti utilizzare per la gestione quotidiana delle vostre attività di email marketing, in modo da migliorarne l’efficacia e ottimizzare il vostro tempo?

Vediamo insieme una serie di strumenti di email marketing, sia gratuiti che a pagamento, che possono esservi molto utili e al tempo stesso darvi un vantaggio competitivo sui vostri concorrenti.
In questo articolo vi presentiamo alcuni tools, alcuni non ancora abbastanza popolari, secondo tre principali categorie:

  • Editing
  • Test prima della spedizione
  • Automazione.

Editing

Al giorno d’oggi molti dei fornitori di servizi di email marketing mettono già a disposizione delle funzionalità di creazione e gestione di newsletter a partire da modelli pre-configurati (template). I template offerti da queste piattaforme sono normalmente di buona qualità e se ne possono anche creare di nuovi utilizzando degli editor grafici drag & drop.
Se invece volete creare una email da zero, vi sono una serie di strumenti che possono aiutarvi in quello che può anche essere uno sforzo molto impegnativo. Ricordiamo infatti che la vostra email o newsletter dovrà essere responsive, cioè disegnata in modo da essere ottimizzata per la visualizzazione su diversi tipi di dispositivi (desktop, tablet, smartphone).
In questa categoria vi segnaliamo:

Foundation for emails (gratuito)

Litmus Slate (gratuito)

Beefree (a pagamento)

Mosaico (gratuito)

Mjml (gratuito)

Postcards (a pagamento)

A questo elenco aggiungiamo Paletton, un tool che vi aiuta nella scelta della palette di colori d utilizzare nella vostra email.

Foundation for Emails
Homepage del servizio Foundation for Emails 2

Test prima della spedizione

Prima di inviare l’email alla vostra lista è bene fare dei test per accertarsi che il vostro messaggio, oltre che bello e gradevole dal punto di vista grafico, sia efficace dal punto di vista della comunicazione. In questa categoria inseriamo quindi gli strumenti di email marketing che permettono dei test e strumenti di analisi per individuare l’oggetto della email con il rendimento migliore, l’ottimizzazione del messaggio per la visualizzazione sui principali client di posta elettronica e tutto ciò che minimizzi la possibilità che il nostro messaggio venga classificato come spam (ad esempio verificando la nostra reputazione come mittente).

Email on Acid (a partire da $45 / mese)

Litmus (a partire da $79 / mese)

Touchstone (a partire da $69 / mese)

Senderscore (gratuito)

Automazione

Zapier
Homepage del servizio Zapier

Con la crescita del numero di iscritti alla vostra newsletter diventerà necessario avvalersi di strumenti che consentano di automatizzare alcune attività ripetitive, come ad esempio l’invio di un messaggio di benvenuto ai nuovi iscritti, la programmazione dell’invio di messaggi secondo una particolare scaletta, etc. I cosiddetti strumenti di marketing automation possono essere costosi e molto complessi da utilizzare in assenza di programmatori o personale specializzato.

Ne esistono invece alcuni che sono particolarmente intuitivi e semplici da utilizzare:

Zapier (gratuito fino a 100 task / mese, abbonamenti a partire da $15 / mese)

IFTTT (gratuito)

Questi sono solo alcuni degli strumenti online per fare email marketing che possono aiutarvi nella creazione e gestione delle vostre newsletter o in generale per le vostre campagne di email marketing.
Li conoscevate?
Ci sono altri strumenti che utilizzate e che volete segnalarci?

Ancora su email e Social Networks

emailvssocial

Vogliamo riprendere il tema del rapporto tra email e social networks di cui abbiamo già parlato in un precedente post, per segnalare i risultati di un ricerca realizzata in USA da Chadwick Martin Bailey.
Secondo questa indagine i tre quarti degli intervistati utilizza Internet per condividere contenuti con amici e familiari ed il 50% lo fa almeno una volta a settimana .

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