Quali contenuti devi utilizzare nel sito web del tuo albergo?

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Quali contenuti utilizzare per attrarre visitatori al sito web del tuo albergo ed incrementare le prenotazioni dirette? Questo è stato l’argomento principale di un recente webinar organizzato dalla società canadese Leonardo.

Il primo tema trattato è stato quello del comportamento online dei viaggiatori. Una indagine di TrustYou sulle ricerche online e le prenotazioni dei viaggiatori evidenzia alcuni dati interessanti:

  • il 91% dei viaggiatori intervistati utilizza un motore di ricerca per scegliere l’albergo dove soggiornare ed in particolare l’81% si avvale di Google;
  • il 77% dei viaggiatori effettua ricerche riguardo località o strutture alberghiere;
  • il 57% ricerca un albergo, il 49% una località e il 31% una combinazione dei due termini.

Inoltre la ricerca indica che il viaggiatore tipo, una volta di fronte ad una schermata di Google simile a quella riportata in Fig.1, clicca sul sito dell’hotel nel 20% dei casi e cerca altre immagini o recensioni, rispettivamente nell’11% o nel 10% dei casi. Ciò suggerisce che per il viaggiatore il sito web rappresenta la fonte più fidata e attendibile, quella che viene consultata anche prima di scegliere quale canale verrà poi utilizzata per effettuare la prenotazione.

contenuti sito web albergo

Fig. 1

Il secondo argomento affrontato è stato quello dell’analogia tra pasticceria e hotel, come discusso in un articolo di Kissmetric. Così come la vetrina di una pasticceria ha un ruolo importante per attirare i potenziali clienti all’interno del negozio, altrettanto lo è il sito web di un albergo. Il visitatore online è un potenziale cliente così come lo è il passante che si ferma davanti alla vetrina della pasticceria. In entrambi i casi è necessario fare leva sugli aspetti visivi ed emozionali per convincere il potenziale cliente a fare il passo successivo (entrare nel negozio o prenotare un soggiorno).

Il ruolo del sito web per una struttura alberghiera è quindi quello di generare fiducia nel visitatore, rispondere ai suoi quesiti e rassicurarlo durante il suo processo di acquisto. Anche i contenuti del sito web devono quindi essere concepiti nell’ottica di creare sensazioni positive e di stabilire un legame emozionale con il visitatore:

  • qualità (foto, video)
  • utilità (ad esempio informazioni relative ad eventi o negozi vicini all’albergo)
  • incentivi a stabilire una relazione (ad esempio attraverso la registrazione ad una newsletter)
  • promozioni o offerte speciali per chi effettua prenotazioni dirette.

Nella terza parte del webinar si è poi parlato del ruolo dei Millennials (anche detti generazione Y), intendendo con questo termine tutti coloro nati tra il 1980 e il 2000, nel settore dei viaggi e del turismo. Secondo uno studio di Sabre Hospitality i millennials, che nel 2018 rappresenteranno quasi la metà delle persone che prenoteranno online, hanno delle peculiarità che li rende unici (v. Fig.2). Questa generazione infatti tende a privilegiare il rapporto diretto con un marchio, rendendoli i candidati perfetti per una prenotazione diretta, ma al tempo stesso hanno la caratteristica di essere poco pazienti e molto rapidi ad abbandonare un sito web se non trovano quello che stanno cercando.

Fig-2 Indagine millennials

Fig.2 Indagine Assogestioni – Demia (2015)

Ma come riuscire ad ottenere la loro attenzione? Ancora una volta dobbiamo ricordarci di utilizzare dei contenuti visuali. Il 90% dei contenuti assorbiti dal nostro cervello è di tipo visuale e, secondo alcuni studi, la mente elabora le immagini oltre 60.000 volte più velocemente rispetto all’analisi di un testo.

Le immagini hanno quindi un forte ruolo di catalizzatore nel processo di prenotazione e per questo motivo sono ampiamente utilizzate nei siti web degli alberghi:

  • stanze (9%)
  • galleria (18%)
  • Offerte speciali (18%).

Le immagini da sole non sono comunque sufficienti. Quello che spesso manca a un sito web di un albergo è un percorso naturale che porti il visitatore alla fase di prenotazione. Secondo Sarah Kennedy Ellis di Sabre Hospitality, è molto frequente che si passi da una raccolta di belle immagini ad una scarna o complessa form di prenotazione, senza che il visitatore sia aiutato nel suo percorso di scelta. Il suggerimento di Sarah è di analizzare in maniera sistematica i dati analitici degli accessi al sito web per comprendere quali sono le immagini che colpiscono i visitatori, quali pagine visitano prima di arrivare al momento della prenotazione o in quale punto abbandonano il sito fare una prenotazione diretta o inviare una richiesta.

Infine nell’ultima parte del webinar, attraverso il racconto della proprietaria del “The Inn at Kitchen Kettle Village”, si è sottolineata l’importanza di trasformare il soggiorno di un ospite in un’esperienza da ricordare, secondo i dettami del cosiddetto marketing esperenziale.

Questa struttura ha infatti scelto di focalizzarsi nel vendere l’intera esperienza del Kitchen Kettle Village, località normalmente frequentata solo per una visita giornaliera per lo shopping, promuovendo il pernottamento (sleep over) di una o più notti come opportunità per conoscere ed apprezzare in pieno la cultura e gli eventi del luogo (v. Fig. 3).

La scelta si è rivelata vincente: oggi The Inn ha un rating di cinque stelle su TripAdvisor.

Fig-3 Kitchen Kettle Village

Fig. 3

Social Networks e automotive: un esempio di successo

sonic

Un esempio di successo del matrimonio tra Social Networks ed il mercato automotive arriva dagli Stati Uniti, dove l’utilizzo congiunto di Google Ads e YouTube ha contribuito a far diventare la Chevrolet Sonic l’auto più venduta del suo segmento (sub-compact).
I numeri della campagna sono considerevoli: il video Chevy Sonic “Skydive” ha avuto  9,7 milioni di visualizzazioni, oltre 80.000 clics, ed un tasso elevato (93%) di visitatori che hanno visualizzato per intero il filmato.

Come spiegato nel documento reso disponibile sul sito Think With Google, il target demografico della campagna era rappresentato dai cosiddetti Millenials, cioè i giovani nati dopo il 1980.
Si tratta di un segmento di persone che, pur essendo a loro agio con la tecnologia, è abbastanza difficile coinvolgere. Per ottenere il loro coinvolgimento i video della campagna si sono focalizzati sul concetto di provare per primi un’esperienza: lanciarsi con un auto da un aereo, fare bungee jumping, etc. La successiva condivisione dell’esperienza, tramite video appositamente concepiti per i nuovi media e brani musicali accattivanti, è stata quindi un fattore chiave per il successo dell’iniziativa.

E voi avete altro qualche caso di successo del settore automotive da segnalare e che riguardi il nostro paese?