Social Media Tools – la mia cassetta degli attrezzi

Categorie social media tools

[Social Media Tools: post aggiornato il 26 aprile 2017 inserendo nuovi tools ed eliminando quelli non più disponibili come Topsy.]

Trovare nuove informazioni, condividerle sui social, monitorare e misurare i risultati, pianificare le attività. Sono molte, forse troppe, le azioni che i social media marketers sono chiamati a compiere in un solo giorno. Purtroppo le giornate hanno solo 24 ore. Per fortuna esistono molti strumenti che ci aiutano a creare, gestire, promuovere e misurare gli sforzi sui social. C’è solo l’imbarazzo della scelta!

Come promesso nell’articolo relativo al piano editoriale social, voglio condividere con voi quali sono gli strumenti che utilizzo per ridurre le attività ripetitive e dedicare più tempo alle attività con maggiore valore aggiunto.

Iniziamo identificando i criteri con i quali seleziono i tools che supportano il mio lavoro. Gli strumenti che preferisco hanno in comune le seguenti caratteristiche:

  • Interfacciano più di un social network, in modo da consentire un cross-posting su diversi social media;
  • Offrono più di una funzionalità (ricerca, condivisione, analytics);
  • Permettono l’utilizzo su diversi device (desktop, tablet, smartphone)
  • Sono completamente gratuiti o freemium (alcune funzionalità sono disponibili solo a pagamento).

Per fare un pò di ordine può essere utile classificare i social media tools sulla base delle loro funzionalità e raggrupparli in macro-categorie, come indicato in Fig. 1.

Categorie social media tools

Fig.1 : Classificazione social media tools

Trovare

Quando non sono sufficienti le funzionalità standard di ricerca offerta da Twitter mi avvalgo di un motore di ricerca esterno: Keyhole, uno strumento molto potente che consente di effettuare ricerche e analisi in tempo reale sulle conversazioni e le informazioni condivise su web e social networks.

Un altro tools per la ricerca è Social Searcher che, oltre alle funzionalità standard, ha la pecularietà di permettere la ricerca di keywords anche all’interno di Google+, feature abbastanza rara.

Inserisco in questa categoria Talkwalker, anche se si tratta in realtà di un completo servizio per il monitoraggio e di ascolto delle conversazioni sul web. Visto il funzionamento a singhiozzo di Google Alert, Talkwalker può essere utilizzato per ricevere avvisi su particolari argomenti (es. “web marketing turistico” o “social media tools”) ed ottenere un elenco di articoli da leggere o condividere.

Strumento analogo, orientato ad intercettare menzioni di un brand, è Mention (ora disponibile solo a pagamento).

Altri strumenti per cercare contenuti interessanti:

 Misurare

L’ascolto e la misurazione delle conversazioni è una attività fondamentale per un social media marketer. Accanto agli strumenti specifici delle piattaforme social (Facebook Insights, Twitter Analytics, etc) non possono mancare tools per monitorare le statistiche dei siti web. Google Analytics rimane sempre il principale punto di riferimento, ma anche Statcounter, pur con le sue limitazioni sulla quantità di informazioni che si possono conservare nel log, si rivela particolarmente utile in virtù della sua immediatezza e semplicità di utilizzo.

Schedulare

Hootsuite non può certo mancare nella mia personale cassetta degli attrezzi di chi vuole utilizzare Twitter con una certa continuità. Si tratta infatti di una dashboard che consente di gestire e tenere sotto controllo diverse piattaforme visualizzando in un unico cruscotto riepilogativo diversi flussi di informazioni (stream), provenienti da social networks o applicazioni web (es. YouTube, Scoop.it, RSS feeder, etc). Hootsuite consente anche pianificare la pubblicazione di uno o più articoli secondo una tempistica personalizzata. Tra gli strumenti scoperti più di recente segnalo anche Cyfe che permette di costruire una dashboard personalizzata utilizzando dei widget preconfezionati.

Per la pubblicazione in automatico di articoli interessati trovati attraverso Feedly, lettore di RSS feed, mi avvalgo invece del servizio IFTTT, come mostrato schematicamente nella Fig. 2.

ifttt_feedly

Fig.2 : Feedly e IFTTT

Altri strumenti in questa categoria:

  • Zapier (offre funzionalità simili a quelle di IFTTT);
  • Postpickr, un social media tool editoriale che permette la gestione contemporanea di più canali social (Facebook, Twitter, Linkedin, Instagram) con funzionalità di pubblicazione, ascolto e interazione con la propria audience.

Condividere

In questa categoria voglio inserire un paio di strumenti che mi aiutano nelle attività di content curation: Paper.li e Scoop.it. Paper.li (http://paper.li/), è uno strumento che consente di aggregare i contenuti pubblicati su Twitter e pubblicare in maniera automatica un magazine online. Per creare il proprio giornale è sufficiente inserire alcuni parametri di configurazione (titolo, descrizione, frequenza di pubblicazione) e scegliere le fonti che andranno ad alimentare la vostra raccolta di news.

Un altro servizio che consente di organizzare e condividere notizie relative ad un determinato argomento è Scoop.it. Personalmente lo preferisco a Paperl.li in virtù della estrema flessibilità e facilità d’uso. Ad esempio è disponibile un pulsante da inserire sul proprio browser (bookmarklet) per aggiungere come nuovo articolo del proprio giornale l’articolo che si sta visualizzando in quel momento. La piattaforma consente anche di inserire per ogni articolo commenti, immagini e tag identificativi. Altre funzionalità interessanti, come l’integrazione con Mailchimp per la creazione in automatico di una newsletter, sono disponibili solo sottoscrivendo la versione a pagamento.

Se volete approfondire il tema e volete conoscere qualche altro utile social media tools continuate a seguire questo blog e questo articolo che in futuro cercherò di aggiornare con maggiore frequenza. Altri strumenti li potete trovare nella presentazione  “What’s in my social media toolbox”.

E voi avete qualche altro social tools da segnalare?

Social Media crisis (presentazione)

Utilizzare i Social Media per il business? Il numero di aziende che lo fanno è in continuo aumento. Ma quante riescono ad evitare errori grossolani e ritorni negativi in termini di immagine?
Alcuni dei casi più eclatanti di cattivo uso dei Social Networks sono riportati in questa presentazione elaborata dal sito Social Media Influence.

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Check-up sull’utilizzo dei Social Media nelle grandi aziende (presentazione)

La società Burson-Marsteller ha recentemente rilasciato uno studio sull’utilizzo dei Social Media da parte delle 100 più grandi aziende globali secondo la rivista Fortune (Fortune Global 100).
Il risultato dell’analisi è particolarmente interessante perchè non esamina unicamente mercato USA (come spesso avviene per le informazioni disponibili in Rete) ma prende in considerazione anche le aziende europee (37), quelle dell’area Asia-Pacific (18) e del Sud America (3).

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