10 consigli per un social media marketing di successo anche quando cambiano piattaforme e tendenze

consigli social media marketing

Il panorama dei social media è in costante cambiamento, con nuove piattaforme e tendenze che cambiano in continuazione e che spingono le aziende a chiedersi come mantenere al meglio la loro presenza sui social media. Proprio a causa di queste sfide, le aziende devono essere in grado di adattarsi e saper navigare questi cambiamenti per avere successo nelle loro attività di social media marketing.

Per aiutarti ad essere efficace in un panorama dei social media in continua evoluzione, i membri del Young Entrepreneur Council hanno condiviso alcuni consigli basati sulla loro esperienza nel marketing sui social media per le aziende.

1. Rafforza gli aspetti organici

Dedica del tempo a costruire i contenuti organici della tua attività. Da avere un’ottima SEO alla pubblicazione regolare dei contenuti, avere una strategia solida è importante in uno scenario in cui le piattaforme sociali sono destinate a cambiare. Se la tua SEO è accurata, il tuo pubblico sarà in grado di trovare comunque il tuo prodotto – sia che si utilizzi Instagram o TikTok o qualunque altra piattaforma che si affermerà nel futuro – anche in una fase di affinamento degli algoritmi.

– Kaitleen Shee, GROW

2. Stabilisci una linea diretta con i tuoi clienti

Se tutto il tuo brand si basa sul successo di piattaforma – social o meno – probabilmente non hai un vero marchio o un’attività. Dovrai sempre chiederti: “Se Instagram, YouTube, Facebook o simili dovessero scomparire domani, la gente saprebbe ancora che esistiamo?” Se la risposta è no, allora concentrati sulla raccolta dei dati dei clienti diretti, i cosiddetti dati di prima parte, come e-mail e SMS. Avere linee dirette di comunicazione con i tuoi clienti è fondamentale.

– Jeff Cayley, Worldwide Cyclery

3. Sviluppa una strategia di base

Devi avere una strategia di base che manterrà la tua presenza online stabile e attiva, anche se le tendenze e le mode vanno e vengono. Continua a usare piattaforme e stili di contenuti che hai già sperimentato. Di tanto in tanto, stimola il tuo pubblico con sfide virali fuori dal comune, collaborazioni o concorsi per aumentare la consapevolezza e l’engagement del marchio, del prodotto o della causa. Gli influencer e le celebrità possono esserti di aiuto con queste tattiche.

– Bryce Welker, Big 4 Accounting Firms

4. Costruisci una identità di marca coerente

Costruire una forte presenza di marca che vada al di là delle singole piattaforme di social media può fornire un forte grado di stabilità in un panorama in continuo cambiamento. Stabilendo una identità di marca coerente, le aziende possono creare una base di seguaci fedeli e che rimane coinvolta indipendentemente dalla piattaforma. Questo deve prevedere lo sviluppo di una “brand voice” che sia unica e la pubblicazione di messaggi coerenti su tutte le piattaforme di social media. – Candice Georgiadis, Digital Day

5. Diversifica la tua presenza

Come negli investimenti, la diversificazione è fondamentale. Ogni azienda dovrebbe essere su più piattaforme di social media, non solo per catturare le differenze nella demografia del pubblico, ma anche per cogliere le diverse opportunità delle diverse piattaforme. I video brevi sono molto popolari su Instagram e TikTok, ma si stanno affermando anche su Facebook. Anche gli aggiornamenti di stato continuano ad essere apprezzati su Facebook e possono anche essere amplificati su X (la piattaforma in precedenza chiamata Twitter).

– Joel Mathew, Fortress Consulting

6. Crea contenuti di alta qualità

Concentrati sulla creazione di contenuti di alta qualità che abbiano successo con il tuo pubblico target, indipendentemente da quale sia la piattaforma. Dando priorità alla qualità dei contenuti, le aziende possono adattarsi ai cambiamenti delle tendenze dei social media. Contenuti autentici e coinvolgenti in grado di generare interazioni con il pubblico continueranno a guidare l’engagement indipendentemente dalle piattaforme o dalle tendenze, anche in uno scenario in continua evoluzione come quello dei social media.
– Abhijeet Kaldate, Astra WordPress Theme

7. Costruisci una comunità.

I social media non sono solo uno strumento per promuovere la tua attività, ma anche possono essere usati per costruire una comunità.
Concentrandosi sulla costruzione di una comunità, si può infatti avere un pubblico più coinvolto e veramente interessato alla propria attività. È più facile raggiungere il successo sui social media se ci si concentra sulla costruzione di una comunità piuttosto che usarli semplicemente come una piattaforma di marketing.
– Thomas Griffin, OptinMonster

8. Rimani flessibile e adattabile.


Per garantire il successo, le aziende dovrebbero concentrarsi sulla strategia più ampia e rimanere adattabili e flessibili nel loro approccio, in modo da essere in grado di anticipare i cambiamenti del mercato. Quindi lavora per costruire una forte presenza di marca su diversi canali e tieniti aggiornato sulle ultime tendenze e piattaforme. Inoltra monitora continuamente i tuoi dati analitici e tieni d’occhio il feedback dei clienti come una bussola che guidi le tue attività.
– Kevin Getch, Webfor

9. Dai priorità alla creatività

Molti marchi si attengono a un formato evergreen per i loro asset di marketing. Sebbene questo possa funzionare per i loro canali promozionali principali, hanno bisogno di avere un vantaggio e una capacità di cambiare direzione man mano che le piattaforme sociali e le abitudini di consumo evolvono. Dando priorità alla creatività, le aziende liberano risorse per pensare costantemente a nuovi modi per coinvolgere il pubblico e produrre contenuti eccezionali.
– Firas Kittaneh, Amerisleep Mattress

10. Concentrati sul tuo pubblico.

Prima di stabilire un qualsiasi tipo di presenza sui canali sociali, devi prima comprendere chi è veramente il tuo pubblico di destinazione e quali canali sociali usa. Non hai bisogno di inseguire nuove tendenze e mode dei social media se fornisci contenuti rilevanti al tuo pubblico sui canali social che preferiscono.
– Anna Anisin, DataScience.Salon

[Liberamente tradotto ed adattato dall’articolo di Forbes “10 Tips For Successful Social Media Marketing Even As Trends (And Platforms) Change”]

Come scrivere un blog post (una guida in 11 passi, aggiornata al 2022) – parte 2

blogging tips header

Nell’articolo precedente vi abbiamo dato alcuni blogging tips prendendo in esame i passi principali per la stesura di un post per il blog: scelta dell’argomento, ricerca delle parole chiave, creazione del titolo, definizione della struttura, scrittura dell’introduzione, del corpo e della conclusione dell’articolo.

In questo articolo esamineremo invece tutti gli aspetti che vi aiuteranno a migliorare l’efficacia del vostro post: la sua rifinitura, l’aggiunta di elementi visivi, l’ottimizzazione SEO e la promozione sui canali online.

Step 8: modificate e rifinite il vostro post

Una volta che avete redatto il vostro post, è il momento di iniziare a rifinirlo. Come menzionato nello step 6, cercherete di scrivere in modo tale che anche uno studente di quinta elementare possa leggere il vostro articolo e sia in grado di capirlo. Per rifinire un post è consigliabile seguire uno specifico processo di modifica.

Potete modificare il vostro articolo in diversi modi per assicurarvi che il lettore possa comprenderlo appieno. Come prima cosa potete leggerlo ad alta voce od utilizzare uno strumento per la conversione voice-to-text. Infatti leggendo a mente un articolo è molto facile trascurare gli errori grammaticali, mentre leggere ad alta voce migliora la capacità di identificare frasi non corrette e strane allitterazioni. Questa tecnica vi permetterà di riscrivere queste frasi e chiarire meglio i vostri concetti.

Un’altra strategia consiste nell’utilizzare un correttore grammaticale come Grammarly, Hemingway o Readable. Questi strumenti aiutano ad identificare rapidamente gli errori grammaticali in modo da poterli successivamente correggere. È importante notare che non tutti i correttori grammaticali sono accurati al 100%. Alcuni suggerimenti potrebbero non essere applicabili al vostro articolo, quindi dovrete valutare quali suggerimenti accogliere.

L’ultima cosa che potete fare quando rifinite il vostro articolo è guardare i punteggi Flesch-Kincaid (punteggio FK). Ci sono due parametri che il punteggio FK può fornirvi. Il primo è un punteggio di lettura compreso tra 0 e 100. Più il punteggio è vicino a 100, più facile sarà leggere il testo. Idealmente, vorrete puntare a un punteggio superiore a 65.

La seconda metrica è il punteggio del livello di classe. Questa metrica approssima il livello di lettura dei vostri contenuti in base al livello di istruzione. Se ottenete un punteggio di 12, questo vuol dire che una persona deve essere almeno al 12° anno di scuola per comprendere a fondo il post. Se ottenete un punteggio superiore a 12, il lettore dovrà avere un livello di lettura a livello universitario. Quando perfezionate i vostri contenuti vorrete quindi puntare a un punteggio di livello FK di 7 o migliore.

Come abbiamo detto, vorrete scrivere un post che sia comprensibile da uno studente di quinta elementare ma è difficile parlare di argomenti complessi e ottenere un punteggio FK di 5. Pertanto, un compromesso significativo è un punteggio di 7, che può essere controllato tramite Microsoft Word o l’uso di un correttore grammaticale.

Step 9: aggiungete elementi visivi adeguati e coinvolgenti

Leggere un lungo blocco di testo può scoraggiare il vostro lettore. Quindi può essere utile dividerlo in sezioni alternando foto e video. L’aggiunta di elementi visivi renderà il vostro post più attraente e potrà dare un po’ di pausa ai lettori. Assicuratevi comunque che le vostro foto abbiano le dimensioni corrette e siano coerenti con il contenuto principale dell’articolo.

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Inoltre, utilizzando video o immagini, aiuterete i vostri lettori ad ottenere una chiara comprensione dell’argomento di cui state parlando. Questo stesso articolo ne è un esempio: osservate come le immagini sono distribuite in tutto l’articolo in modo da dare al lettore l’opportunità di fare una pausa e di poter riprendere la lettura senza paura di perdere il punto in cui si è interrotta la lettura. Inoltre si riduce la possibilità che il lettore possa confondersi perchè ci sono troppe informazioni da elaborare tutte in una volta.

Un altro elemento visivo che potreste includere nel vostro post è una barra di progressione che aumenta man mano che si procede con la lettura per mostrare quanto resta da leggere dell’articolo. Questo strumento, particolarmente utile per gestire le aspettative del lettore, potrebbe comunque richiedere l’installazione di uno specifico plug-in o di un codice nel vostro sito Web.

Step 10: ottimizzate il post per la SEO

Dopo aver completato il vostro articolo e aggiunto le foto, siete quasi pronti per pubblicarlo sul vostro blog. Tuttavia avete ancora un passaggio da fare: ottimizzarlo per la SEO.

La SEO (Search engine optimization) aumenta la visibilità del vostro post nei motori di ricerca attraverso l’uso di parole chiave. Come ricorderete, nello step 2 avete effettuato una ricerca per parole chiave in base agli argomenti di pertinenza del vostro articolo. Pertanto assicuratevi di includere queste parole chiave nel vostro articolo in modo che il post venga elencato nei risultati di ricerca.

Inizierete ad ottimizzare il post per la SEO aggiungendo le parole chiave al titolo SEO, all’URL, alla “meta description”, al corpo dell’articolo e all’attributo testo alternativo delle vostre immagini.

Il titolo SEO non dovrebbe essere più lungo di 580 pixel (circa 60 caratteri spazi inclusi), altrimenti non sarà del tutto leggibile nei risultati di ricerca di Google. Uno strumento prezioso che potete utilizzare è il Google SERP Optimization Tool. Questo strumento vi consente di vedere visivamente come sarebbe il risultato di una ricerca su Google dove viene mostrato il vostro post.

Analogamente assicuratevi che la parola chiave nel vostro URL corrisponda alla parola chiave nel titolo SEO. La coerenza delle parole chiave è un fattore molto importante: l’utilizzo ripetuto della stessa parola chiave verrà infatti considerato da Google come “keyword stuffing” e causerà una diminuzione del ranking del vostro post.

La “meta description” è una breve descrizione del vostro post che apparirà sotto i risultati di ricerca. Al suo interno potete inserire solo circa 300 caratteri, inclusi gli spazi, e quindi è necessario assicurasi di sfruttare al massimo lo spazio a disposizione, ad esempio inserendo la vostra parola chiave per massimizzare la visibilità del post.

Infine ricordiamo che le immagini hanno un’opzione in cui inserire del testo alternativo per le foto. Il testo alternativo è una breve descrizione dell’immagine per aiutare i lettori ipovedenti. Google utilizza il testo alternativo come parte della sua classificazione SEO e quindi vi consigliamo di sfruttare anche questa opportunità inserendo la parola chiave nel testo alternativo.

Una volta completata l’ottimizzazione SEO, siete finalmente pronti per pubblicare il vostro post sul blog!

Step 11: pubblicate e promuovete il post

Una volta raggiunto lo step della pubblicazione siete arrivati ad una pietra miliare significativa del vostro processo di creazione di contenuti per il vostro blog. Tuttavia la strada è ancora lunga perchè, ora che avete pubblicato il vostro articolo, dovete promuoverlo verso il vostro pubblico.

Ogni giorno il vostro pubblico è continuamente sommerso di informazioni e quindi potrà capitare che non veda il vostro articolo nel momento in cui lo pubblicate. È probabile che il vostro pubblico target sia alla prese con la scelta di cosa vedere tra tutti i contenuti  ricevuti in streaming o tramite e-mail, social media, televisione e Internet.

Ciò significa che dovrete promuovere i vostri contenuti su quanti più canali possibile. Fare affidamento unicamente sul passaparola potrebbe precludervi il raggiungimento di una parte considerevole del vostro pubblico target, dal momento che la vostra audience potrebbe non sapere nemmeno dell’esistenza del vostro post.

Quindi, come promuovere un nuovo post del vostro blog? Ecco di seguito alcune tecniche da utilizzare per promuovere un vostro recente articolo.

La prima strategia è sfruttare i vostri social media. Condividere il vostro post sui social media può creare un’opportunità per i vostri follower di restare in contatto e leggere i vostri post. La pubblicazione dei post sui canali social può invitare il pubblico alla discussione, attirare nuovi follower e far scoprire il vostro marchio. Le principali piattaforme social su cui pubblicare sono Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, TikTok e LinkedIn.

Inoltre potete mettere in evidenza il vostro nuovo articolo in una newsletter se avete già una lista di contatti email. In questo modo potete inviare il vostro post direttamente nella casella postale dei vostri contatti.

L’ultima strategia che potete utilizzare è quella nota come “moltiplicazione dei contenuti”. La moltiplicazione dei contenuti consiste nel creare diverse versioni del contenuto a partire da un unico contenuto. Ad esempio, potete prendere una sottosezione del vostro articolo e modificarla in modo che diventi un breve post. Quindi potreste pubblicare questo stesso post come articolo di LinkedIn. Infine potete incoraggiare i lettori a saperne di più andando sul vostro sito Web per leggere l’intero post.
Un altro modo per moltiplicare i contenuti è prendere citazioni specifiche o brevi paragrafi di un altro articolo e trasformarli in un post sui social media. Se avete un podcast, potete leggere il post creando un nuovo episodio di questo podcast.

All’inizio la moltiplicazione dei contenuti potrebbe sembrarvi come una forzatura. Tuttavia, è essenziale rendersi conto che il vostro pubblico di destinazione sarà attivo su più piattaforme. Questo vuol dire che alcune persone potrebbero imbattersi nel vostro marchio tramite LinkedIn o un podcast. Altri potrebbero venire a conoscenza del vostro post attraverso una newsletter ricevuta via email. Ciò che potrebbe avere successo per qualcuno del tuo pubblico potrebbe ottenere un risultato completamente diverso per un altro e viceversa. Lo scopo della moltiplicazione dei contenuti è quindi massimizzare la portata delle tue comunicazioni e soddisfare le diverse esigenze del vostro pubblico.

Come scrivere un post sul blog oggi (blogging tips)

Riassumendo, in questo articolo, avete scoperto il processo in 11 fasi per scrivere un post per il vostro blog. Anche se all’inizio potrà spaventarvi, l’attività di scrivere un post è molto costruttiva. Vi dà l’opportunità di insegnare e costruire una relazione positiva con il vostro pubblico e, dopo aver scritto alcuni articoli, inizierete a prenderci gusto e a farlo con regolarità.

Seguendo questi blogging tips su come scrivere, sarete in grado di creare contenuti accattivanti che coinvolgeranno i vostri lettori e, cosa ancora più importante, ricordatevi che scrivere un post è un processo creativo. Una volta note le regole per scrivere un post, imparerete anche quali regole potete infrangere per soddisfare le vostre specifiche esigenze aziendali.

Quindi, se non avete mai scritto un post, vi invitiamo a farlo oggi stesso: segui questa guida in 11 passaggi e sarete sulla buona strada per pubblicare il vostro primo articolo!

[Liberamente tradotto ed adattato dall’articolo di Andrew Folkler “How to Write a Blog Post: An 11-Step Guide (Updated for 2022)“]

Come scrivere un blog post (una guida in 11 passi, aggiornata al 2022)

scrivere blog post 1 blog header

Come dovreste scrivere i post del vostro blog? Come strutturarli e quali accortezze adottare per aumentare la probabilità che i vostri post vengano letti?

In questo articolo passeremo in esame tutti i punti necessari, dalla A alla Z, per la scrittura di un blog post (di seguito per brevità indicato come “post”). Passeremo attraverso ogni fase del processo di scrittura in modo da possiate creare dei post che il vostro pubblico sarà contento di leggere.

Come scrivere un post sul blog in 11 passaggi

Prima di approfondire come scrivere un post, dobbiamo prima spiegare cos’è un post di un blog.

Un post di blog (a volte chiamato articolo del blog) è un articolo online che cerca di intrattenere, educare o vendere a un lettore. I blog tendono ad essere utilizzati come parte di una strategia di contenuti più ampia per attirare nuovi contatti e coltivare il proprio pubblico di destinazione: in altre parole, il blog farà parte della vostra strategia di vendita.

Quindi, come dovreste strutturare gli articoli del vostro blog? Ecco 11 fasi o step da seguire per scrivere post accattivanti.

Step 1: scegliete un argomento interessante

Uno dei modi più semplici per scegliere argomenti interessanti per il blog è porsi questa domanda: quale problema sta affrontando il mio pubblico target?

È probabile che il vostro target vada online per cercare consigli su un problema specifico che sta affrontando. Quindi per essere presi in considerazione, dovreste cercare di parlare degli argomenti su cui sono alla ricerca di aiuto.

Potete utilizzare diverse strategie per ricercare i punti deboli del pubblico target. Una di queste è leggere le recensioni degli utenti sui vostri prodotti e su quelli della concorrenza. Le recensioni sui prodotti mostrano esattamente cosa piace e cosa non piace a un consumatore e se il suo acquisto lo ha aiutato a risolvere il suo problema. Quando un acquirente scrive una recensione negativa, lo fa perché si sente in qualche modo ingannato: si aspettava una soluzione, ma sfortunatamente questa non era quella che cercava.

Ad esempio, se scrivete un blog sull’alfabetizzazione finanziaria, potreste scoprire attraverso le recensioni dei prodotti che i consumatori temono di perdere i loro guadagni. Approfondendo le loro paure, potreste dedurre che hanno paura a causa dell’economia, dell’inflazione o dei progressi tecnologici. Sulla base di queste informazioni, potreste quindi scrivere diversi post su questi argomenti in modo di aiutare le persone ad affrontare questo timore.

Un’altra potente strategia per trovare argomenti interessanti del blog è utilizzare lo strumento AnswerThePublic, che vi aiuta a identificare gli argomenti in base a ciò che le persone cercano online. Ad esempio se volete scrivere un post sul cioccolato e vuoi sapere quali sono le ricerche più popolari relative al cioccolato, con questo strumento vedrete un’ampia varietà di query online, tutte relative al cioccolato (v. figura seguente).

scrivere blog post esempio

Potrete così facilmente trasformare ciascuna di queste domande di ricerca in un post del blog per attirare il vostro pubblico di destinazione sul vostro sito web. Se saprete sfruttare bene questa strategia, avrete a disposizione una miriade di argomenti interessanti tra cui scegliere.

L’ultima strategia che potete utilizzare è quella di esaminare i contenuti sui vostri concorrenti. In questo modo potrete scoprire a quali argomenti dedicano maggiore attenzione. Ad esempio i vostri concorrenti potrebbero concentrarsi su una community di nicchia o costruire i propri contenuti su caratteristiche specifiche del loro prodotto. Studiando i post dei concorrenti, potrete trovare argomenti che non hanno ancora affrontato o avere l’opportunità di spiegare meglio un concetto di cui hanno già scritto sul blog.

Step 2: fate la ricerca per parole chiave

Uno degli elementi principali di un post è la sua visibilità da parte del pubblico target. La visibilità è importante perché ogni giorno vengono pubblicati online milioni di post. Sebbene l’enorme volume di post possa intimidirvi, dovete comunque ricordare che il blog rappresenta un’enorme opportunità: i motori di ricerca come Google, Yahoo! e Bing utilizzano le parole chiave come parte della loro strategia di nel mostrare i risultati di ricerca.

Questo vuol dire che è essenziale condurre una ricerca sulle parole chiave prima di scrivere un post del blog. Uno dei modi migliori per trovare parole chiave pertinenti è utilizzare strumenti SEO come Ahrefs, SEMRush o Ubersuggest. Queste piattaforme dispongono di strumenti di ricerca per parole chiave che potete utilizzare per identificare la frequenza con cui viene utilizzata una parola chiave e quanto sia difficile classificarla. La ricerca per parole chiave può aiutarvi a identificare le lacune nei contenuti della concorrenza, consentendovi allo stesso tempo di creare contenuti nuovi e unici.

Un altro eccellente strumento per la vostra cassetta degli attrezzi è Google Trends. Google Trends è uno strumento gratuito fornito da Google che consente di esaminare le tendenze di ricerca in base al periodo dell’anno. I risultati della ricerca sono classificati da 0 a 100, dove 0 rappresenta le ricerche meno frequenti e 100 rappresenta quelle più frequenti.

Step 3: create titoli irresistibili

Ora che avete completato la fase di ricerca, è il momento di iniziare a creare il vostro post. La prima cosa che i vostri lettori vedranno è il titolo.
Il titolo del post dovrà comunicare al lettore le informazioni seguenti:

  • Di cosa parla il post?
  • Quale è il beneficio per il lettore?
  • In che modo il post è diverso da altri articoli simili

Ora potresti chiedervi, come possiamo inserire tutte queste informazioni in un breve titolo di un post? Bene, prendiamo il titolo di questo articolo come esempio. L’argomento di questo post è indicato per primo. I lettori sapranno immediatamente che questo articolo riguarda “Come scrivere un post sul blog”. La seconda parte del titolo esprime il beneficio del brano. I lettori leggeranno la guida e conosceranno i passaggi esatti per scrivere un post sul blog. E il fattore di differenziazione è che questa guida è aggiornata con le ultime strategie e strumenti disponibili a partire dal 2022.

Un lettore potrà così recepire immediatamente queste informazioni guardando il titolo e potrà decidere se leggere o meno l’articolo. In particolare i lettori che non hanno familiarità con le strategie di blogging o che stanno cercando di migliorare i propri contenuti potrebbero decidere immediatamente di leggere l’articolo per saperne di più sui blog.

Quindi, come possiamo creare un titolo “irresistibile” per il nostro blog?

La prima cosa che dovete sapere è come sono strutturati i titoli online. Ci sono sei livelli di titoli da H1 a H6. Ogni post ha solo un titolo H1, che rappresenta il titolo del post. I titoli H2 – H6 rappresentano delle sezioni del vostro post. Pertanto, H3 sarebbe una sezione di H2, H4 è una sezione di H3 e così via. Ad esempio, supponiamo che stiate scrivendo un post sui tipi di cose che sono tossiche per i gatti. Potreste avere un titolo H1 che dice qualcosa come “Tossico! 35 cose che il tuo gatto non dovrebbe mai mangiare”.

Potrete quindi separare “le cose che il tuo gatto non dovrebbe mangiare” in sezioni. Un titolo H2 potrebbe essere “Piante”, dove potreste entrare nei dettagli su come i gatti non dovrebbero mai mangiare gigli, crisantemi e azalee.

I titoli H1 – H6 aiutano a organizzare le informazioni in modo che il lettore possa capire facilmente cosa imparerà: sfogliando il vostro articolo vedranno rapidamente di cosa tratterà ogni sezione grazie ai sottotitoli. Ciò significa che dovrete assicurarvi che i vostri titoli motivino il lettore a continuare a leggere.

Una tecnica molto efficace che potete usare per creare titoli irresistibili è conosciuta come le 4 U. I vostri titoli dovrebbero essere unici, utili, urgenti e ultra specifici. Utilizzando questa tecnica in maniera adeguata potrete creare titoli in grado di coinvolgere e incuriosire i vostri lettori.

Step 4: definizione della struttura del post

Ora che sapete come creare titoli irresistibili, è il momento di dedicare del tempo alla struttura vera e propria del post: dovrete assicurarvi di creare una struttura efficace in modo che i lettori possano seguire facilmente la vostra linea di pensiero.

Una paura comune che tutte le persone hanno quando si tratta di scrivere è il cosiddetto blocco dello scrittore. Uno dei modi migliori per contrastare il blocco dello scrittore è di fare delle ricerche approfondite. Il nostro cervello ha infatti bisogno di informazioni sufficienti su un argomento per poterlo spiegare in modo efficace. Pertanto se ritenete di non poter descrivere adeguatamente un concetto, vuol dire che dovrete condurre ulteriori ricerche.

Una volta completate le ricerche ed approfondito l’argomento, dovrete organizzare le informazioni in uno schema coerente. Questi schemi ti consentiranno di definire dove spiegherete i vari concetti e ridurre al minimo la confusione del lettore.

Esistono diversi framework che potrete utilizzare per definire il vostro post. Qualsiasi sia la vostra scelta, ricordatevi che si tratta solo di linee guida: potrete sempre prendere elementi di altri framework e incorporarli nei vostri post.
Prendiamoli ora in esame uno per uno.

Framework PAS

PAS sta per problema, agitazione e soluzione. Lo scopo di un post PAS è quello di approfondire i punti deboli del tuo lettore riguardo a un problema specifico. Dopo aver delineato completamente il problema, si passa alla seconda fase, “agitando” letteralmente il problema sottolineando le questioni aggiuntive che emergeranno se il lettore non affronta il punto dolente centrale. Infine, in questa tecnica di copywriting si completa l’articolo fornendo una soluzione al lettore.

Framework AIDA

AIDA sta per attenzione, interesse, desiderio e azione. Mentre il framework PAS si concentra sulle conseguenze negative dell’inazione, il framework AIDA si concentra sui desideri del lettore. Ad esempio, potreste scrivere un post su un viaggio e presentare una foto scenografica, attirando la loro attenzione. Quindi creare ulteriore interesse parlando delle vostre esperienze in questo viaggio. Dopodiché, potrete suscitare il desiderio invitando i lettori a immaginarsi un viaggio nella stessa destinazione, magari in occasione di un evento speciale come un anniversario. Alla fine del post, potrete infine incoraggiare il lettore ad agire.

Framework BAB

Prima, dopo e bridge (BAB) è un framework che aiuta i lettori a visualizzare una trasformazione. Grazie a un contrasto netto tra il prima e il dopo, potrete creare un senso di meraviglia nei vostri lettori e motivarli ad un’azione specifica. Uno dei casi più frequenti di utilizzo di post con il framework BAB è quello della medicina alternativa. Vi sarà certamente capitato di vedere degli articoli che descrivono il contrasto di qualcuno che prova un dolore estremo a causa di un disturbo fisico, e poi vederlo sorridente e attivo in un momento successivo, grazie all’uso di un integratore o un di prodotto dimagrante.
Il framework BAB è un modo potente per trasmettere un momento trasformazione al vostro pubblico di riferimento.

Articoli con liste

Questi tipi di post sono articoli con elenchi (Listicles), ad esempio come blog post simili a “Le 10 migliori destinazioni per le vacanze per il 2022”. Gli elenchi sono un ottimo strumento per evidenziare un vasto numero di opzioni e proporre un confronto tra gli elementi della vostra lista. Questo post sui sistemi di gestione dell’apprendimento è un valido esempio di post di elenco.

Guide “How-to”

Una guida pratica è esattamente ciò che sembra. È una spiegazione passo passo di come portare a termine un compito specifico in modo che il lettore possa seguirlo secondo il proprio ritmo. Anche questo stesso articolo è un esempio di una guida “How-to”.

Storytelling

Lo storytelling è sempre stato una parte fondamentale dell’interazione umana. Quindi non dovrebbe sorprendere che alcuni post possano avere una storia come elemento fondamentale. Quando scrivete un post in cui raccontate una storia, concentratevi solo sui dettagli rilevanti della trama e sulle esperienze dei personaggi, mentre alla fine dovrete assicurarvi di evidenziare la lezione della storia. In questo modo potrete motivare i vostri lettori ad evitare il problema principale che raccontate nella storia e intraprendere un’azione specifica.

Articoli di attualità

Se adottate un approccio più giornalistico, i post di attualità vi saranno utili per descrivere in maniera oggettiva le notizie. A differenza di un post di storytelling, sarete più dettagliati nel descrivere gli eventi e dedicherete meno enfasi alle esperienze emotive delle persone coinvolte.

Casi studio

I casi di studio normalmente raccontano le esperienze positive dei vostri clienti e, nella maggior parte dei casi, sono un ibrido tra i post di Storytelling e quelli che usano il framework PAS.
All’inizio del post potete spiegare le sfide che il cliente si trovava ad affrontare e successivamente descrivere le strade che hanno provato senza il successo sperato. Alla fine del post entrerete nei dettagli su come la vostra soluzione ha fornito al cliente dei risultati soddisfacenti e mostrerete i vantaggi che si potrebbero ottenere attraverso la vostra soluzione.

Interviste

I post relativi ad interviste sono le trascrizioni di un’intervista che vengono modificate in modo da diventare articoli di un blog. Questo vuol dire che verranno rimosse tutte le parole di riempimento e gli errori grammaticali in modo che il post sia più facile da leggere.

Glossari

Un post con un glossario può aiutare i vostri lettori a imparare la terminologia nella vostra nicchia, se operate in un settore dove viene utilizzato un gergo molto tecnico. I post con glossario sono molto simili agli elenchi, e presentano un lungo elenco di termini con le rispettive spiegazioni.

Step 5: scrivete un’introduzione accattivante

A volte una delle parti più difficili della scrittura di un post è l’inizio. Ad esempio vi potrebbe sembrare che tutto ciò che scrivete vi sembri banale e quindi finite per eliminarlo e ricominciare da capo. Tuttavia è fondamentale riconoscere che non ci sarà mai un’introduzione perfetta per il vostro post.

Uno dei modi di scrivere un’introduzione accattivante è iniziare avendo in mente una trasformazione. Se il vostro post punta a fornire ai lettori informazioni talmente significative da cambiare le loro vite, esplorate con loro questa trasformazione. Potete spiegare quale sarà l’impatto della trasformazione e quali saranno i benefici che otterranno applicando i principi descritti nel post.

Se state raccontando una storia, potete usare la strategia “In Media Res”. Basato sulla frase latina che significa “in mezzo a”, “In Media Res” significa mettere il vostro lettore al centro dell’azione della vostra storia. Ad esempio se state scrivendo una storia sulla scalata dell’Everest non comincerete il vostro post parlando del risveglio o della colazione ma cercherete di mettere il vostro lettore al centro dell’azione. Potrete attirare la loro attenzione descrivendo le difficoltà di scalare dei pendii scivolosi, a migliaia di piedi sul livello del mare.

Un’altra strategia consiste nello stimolare una domanda nella mente del lettore. Quando fate riflettere il lettore con una domanda suscitate sicuramente un interesse nella sua mente. Ci sono diversi modi in cui potresti ottenere questo risultato, ad esempio potete formulare una domanda diretta o suscitare l’interesse del lettore con una citazione o una statistica pertinente.

Step 6: scrivete un messaggio chiaro e comprensibile

Assicuratevi di dare la priorità alla chiarezza quando scrivete il corpo del vostro articolo, ad esempio ipotizzando che il vostro lettore non abbia familiarità con gli argomenti del vostro post.

Una buona pratica da usare nello scrivere articoli è chiedersi: “Un bambino di quinta elementare potrebbe leggerlo e capirlo?” Questo approccio potrebbe sembrare dispregiativo e presupporre un limitato livello di comprensione del vostro pubblico.

Tuttavia, in un mondo in via di globalizzazione, scrivere a questo livello di lettura aumenta le vostre probabilità di essere compreso anche da persone che non parlano la vostra lingua come prima lingua. Inoltre, le persone potranno leggere il vostro articolo più velocemente poiché non avranno bisogno di molto tempo per comprendere il significato del vostro post.

Il vostro post dovrà in ogni caso trasmettere un messaggio chiaro e facilmente comprensibile. Evitate di riempire il vostro articolo con contenuti irrilevanti: inserendo troppi concetti potrà sembrare disordinato e il lettore potrebbe confondersi e pensare che il l’articolo non valga la pena di essere letto. Se siete preoccupati di riguardo la quantità avere di informazioni nel vostro post, tornate a fare delle ricerche ed esaminate gli articoli del blog dei vostri concorrenti. In questo modo potete avere un’idea della quantità ottimale di informazioni che dovreste inserire nel vostro post.

Step 7: aggiungete una conclusione che motivi i lettori

La vostra conclusione dovrà avere due parti. Innanzitutto, dovrete riassumere i concetti fondamentali in modo che il lettore possa ricordare meglio le informazioni che avete condiviso con lui. In secondo luogo, dovrete fornire in maniera chiara al lettore quale sarà il passo successivo da compiere.

Nello scrivere la vostra conclusione non sarà necessario entrare nel dettaglio di ogni specifico argomento ma sarà sufficiente prendere in esame da 1 a 3 idee fondamentali di cui avete parlato e spiegare come possono portare il lettore ai risultati.

Inoltre, tutti i post dovranno avere un messaggio chiaro e concreto alla fine dell’articolo: senza un chiaro invito all’azione (Call To Action: CTA), il vostro post sembrerà un panino a cui manca una fetta di pane. Il vostro CTA offrirà al lettore un elemento d’azione che potrà aiutare a rafforzare la sua relazione con il vostro marchio e spingerlo maggiormente ad interagire con le vostre risorse.

Ecco alcuni inviti all’azione che potreste inserire alla fine dei vostri post:

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Con questo termina la prima parte di questo articolo dobbiamo abbiamo visto i passi principali per la stesura di un post: scelta dell’argomento, ricerca delle parole chiave, creazione del titolo, definizione della struttura, scrittura dell’introduzione, del corpo e della conclusione dell’articolo.

In un successivo articolo esamineremo invece tutti gli aspetti che vi aiuteranno a migliorare l’efficacia del vostro post: la sua rifinitura, l’aggiunta di elementi visivi, l’ottimizzazione SEO e la promozione sui canali online.

Continuate a seguirci!

[Liberamente tradotto ed adattato dall’articolo di Andrew Folkler “How to Write a Blog Post: An 11-Step Guide (Updated for 2022)“]

5 tecniche per trovare il tuo pubblico target

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Quanto conosci il tuo pubblico di destinazione? Sai cosa li guida? Cosa li preoccupa? In che modo il tuo brand può aiutarli? Soprattutto, sai come raggiungerli? Non importa quanto sia buono il tuo prodotto o servizio, se non riesci a trovare il tuo pubblico e a connetterti con loro attraverso i loro canali preferiti, non puoi avere successo come marketer. Quindi, quando pianifichi la tua strategia per i contenuti, una delle domande più importanti a cui rispondere è semplice: dove trascorre la maggior parte del tuo tempo il tuo pubblico?

Non ti preoccupare se hai le risposte a tutte queste domande. In questo articolo condivideremo alcuni semplici suggerimenti e trucchi per aiutarti a trovare il tuo pubblico, a dare la priorità ai tuoi canali digitali e a creare una strategia che ti aiuterà a convertire il tuo pubblico da visitatore occasionale a cliente affezionato.

Perché è importante trovare il proprio pubblico di destinazione?

Puoi avere le migliori idee di marketing e creare dei contenuti eccezionali, ma se nessuno li vede la tua strategia non sarà efficace. Le iniziative di marketing hanno successo quando ti consentono di trovare il tuo potenziale cliente dove si trova in quel momento. Quando sai quali piattaforme utilizza il tuo pubblico e a quale tipo di contenuto è interessato, allora puoi…

  • Scegliere come target le piattaforme più adeguate. A nessuno piace perdere tempo o denaro. Costruire una strategia di distribuzione basata sulle piattaforme più popolari per il tuo pubblico ti consente di indirizzare le tue energie nei posti giusti, migliorando così il tuo ritorno dell’investimento (ROI) complessivo.
  • Personalizzare i contenuti per quelle specifiche piattaforme. Ci piacerebbe che il content marketing fosse un approccio valido per tutti, ma purtroppo non lo è. Pertanto migliore sarà la personalizzazione dei tuoi contenuti, sia nell’argomento che nel formato, maggiore sarà la possibilità di catturare e mantenere l’attenzione delle persone.
  • Aumentare il coinvolgimento. Conoscendo le piattaforme preferite dal tuo pubblico potrai utilizzare quelle piattaforme per raccontare una storia coerente, costruire una relazione più forte e (si spera) convertire le persone più facilmente.

In poche parole, sapere dove “vive” il tuo pubblico di destinazione assicura che le tue attività di marketing avranno un ritorno dell’investimento soddisfacente.

Come trovare il tuo pubblico target

Quindi, come potrai effettivamente capire dove sono i tuoi potenziali clienti? Usa queste cinque semplici tattiche per trovare il tuo pubblico di destinazione, capire chi è e condividere il contenuto migliore per il tuo target:

1) Parla con i tuoi clienti.

Sì, dovrai utilizzare il marketing “tradizionale” per questo scopo. Comunque non sarà necessario effettuare uno studio su vasta scala ma ti sarà sufficiente una breve e-mail o una chat telefonica. Potrai utilizzare queste brevi domande per ottenere maggiori informazioni su come potresti interagire in maniera efficace con il tuo pubblico target:

  • Dove trascorri la maggior parte del tuo tempo online?
  • Quali pubblicazioni leggi?
  • Dove trovi le tue notizie/informazioni sul tuo settore?

Potrai porre queste domande in maniera casuale ottenendo delle risposte molto preziose.

2) Analizza i tuoi dati.

Questo è uno dei modi migliori per comprendere il comportamento del tuo pubblico. Il tuo sito web e le piattaforme social ti mettono già a disposizione moltissimi dati, dovrai quindi solo esaminarli con attenzione per scoprire quali informazioni potrebbero essere più utili.

  • Google Analytics: da dove proviene la maggior parte del tuo traffico? Quali piattaforme social portano più traffico al tuo sito? Da dove viene il tuo traffico di riferimento? Quali sono i contenuti più popolari? Queste informazioni sono cruciali per affinare la tua strategia di distribuzione.
  • Social Analytics (Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter, YouTube, ecc.): ogni piattaforma social ti offre delle informazioni dettagliate sui tuoi follower, compreso chi sono e come si comportano. Quale delle tue piattaforme ha più follower? Quali piattaforme hanno il maggiore coinvolgimento? Quali piattaforme hanno il tasso di conversioni più alto? Quest’ultima informazione è particolarmente preziosa. Ad esempio, potresti avere un seguito su Twitter più ampio ma un pubblico LinkedIn maggiormente coinvolto. Ciò significa che probabilmente faresti meglio a investire in contenuti a pagamento su LinkedIn piuttosto che su Twitter.

Nota: queste informazioni possono esserti utili anche per un’attività di brainstorming. Comprendere i dati demografici del tuo pubblico o vedere quali contenuti hanno storicamente le migliori prestazioni, può aiutarti infatti a trovare delle idee che interessano davvero alle persone che stai cercando di raggiungere.

Per ulteriori informazioni, consulta questi suggerimenti per determinare il canale migliore per i tuoi contenuti.

3) Ricerca sulle piattaforme social.

Sebbene tu possa ottenere informazioni utili analizzando il tuo social media di riferimento, ti sarà comunque importante sapere dove avvengono le conversazioni più interessanti e più pertinenti per il tuo marchio. Da Twitter e Reddit a TikTok e Facebook, ci sono così tante piattaforme social, e avrai solo l’imbarazzo della scelta. Tuttavia non dovrai prenderle tutte in considerazione: in effetti, sarà più efficace concentrare i propri sforzi su una piattaforma specifica e crescere da lì.
Detto questo, potrebbero anche esserci piattaforme che sono molto apprezzate dal tuo pubblico ma che hai sottovalutato o completamente ignorato.

Il 77% degli esperti di marketing utilizza la pubblicità/post promossi sui social media per connettersi con il pubblico.

— Report sul marketing dei contenuti B2B 2022 del Content Marketing Institute

Pertanto, fare delle ricerche su ciascuna piattaforma è un ottimo modo per trovare le comunità e le conversazioni di cui si vuole far parte. Ad esempio potrai cercare:

  • Hashtag
  • Menzioni
  • Parole chiave
  • etc, etc

Se hai bisogno di altri ottimi suggerimenti su questo argomento, ti consigliamo di leggere questo thread su Twitter su come approfondire ogni piattaforma, inclusi Twitter, Reddit e altro, pubblicato dall’esperta di marketing Amanda Natividad.

trovare target audience - B2B content marketing

4) Segui gli influencer del tuo settore.

Pensa ai principali “attori” del tuo settore e scopri dove sono più attivi? Su YouTube? Su Instagram? Oppure hanno un podcast? Inoltre, quali modalità di comunicazione utilizzano per connettersi con il loro pubblico? Ad esempio, un influencer popolare potrebbe avere un podcast con un canale su reddit molto attivo.

Non solo questi influencer possono essere dei potenziali partner per il tuo marchio, ma anche le loro piattaforme rappresentano delle concrete opportunità per raggiungere la tua comunità.

Solo il 22% dei marketer b2b utilizza partnership con Influencer. Si tratta di una grande opportunità.

– Report sul marketing dei contenuti B2B 2022 del Content Marketing Institute

5) Trai ispirazione dai tuoi concorrenti.

Come gli influencer, anche i tuoi concorrenti possono diventare una grande fonte di ispirazione o, piuttosto, un’ottima fonte di informazioni per farti comprendere dove si trova il tuo pubblico, quali contenuti sono più popolari, ecc.

Strumenti come Buzzsumo sono un ottimo modo per individuare concorrenti specifici o parole chiave del settore. (Questo strumento ti consente di scoprire quale tipo di contenuto è più popolare, su quali piattaforme si trovano i tuoi concorrenti e quali piattaforme ottengono il maggior coinvolgimento.)

Dopo aver scoperto dove i tuoi concorrenti hanno il pubblico più numeroso, potrai esegui un audit completo dei contenuti della concorrenza per vedere quali tipi di contenuti stanno creando, cosa stanno trascurando e come puoi colmare il divario a tuo vantaggio.

Come entrare in contatto con il tuo pubblico

Una volta che hai avrai trovato dove “vive” il tuo pubblico, dovrai coinvolgerlo con un flusso costante di contenuti di qualità (nonché costruire l’infrastruttura per creare quel contenuto.) Per farlo…

  • Utilizza della marketing personas.
    Puoi usare questo modello gratuito per creare delle marketing personas uniche che descrivono in dettaglio i segmenti di pubblico, nonché i loro desideri/esigenze. Queste personas sono un ottimo strumento per aiutarti a fare brainstorming e soprattutto per seguire le idee che ti vengono in mente.
  • Crea contenuti di valore.
    Se i tuoi contenuti non funzionano, è probabilmente perché le persone non li reputano abbastanza interessanti. Che tu stia risolvendo un problema, educando o intrattenendo, i tuoi contenuti dovranno servire a uno scopo specifico. Se non sei sicuro su cosa fare, segui questi suggerimenti per creare contenuti effettivamente desiderati dalle persone. Potrai anche utilizzare strumenti come AnswerThePublic per scoprire quali sono le domande più frequenti su specifici argomenti.
  • Accertati di dire la cosa giusta al momento giusto.
    Il tuo obiettivo è quello di costruire una comunità di fan che ti rimanga fedele nel tempo. Per ottenere questo risultato dovrai saper raccontare storie ed esperienze che li guideranno lungo il loro percorso di acquisto.  A tale scopo potrai utilizzare questo modello gratuito per mappare il percorso dell’acquirente, creare messaggi di marca efficaci in grado di mettere in risalto il tuo valore e imparare a scrivere testi accattivanti capaci di ottenere conversioni marketing.
  • Elabora una efficace strategia di distribuzione.
    Con le informazioni acquisite sul tuo pubblico, dovrai preparare un adeguato piano di distribuzione per assicurarti che i tuoi contenuti vengano visti dalle persone che effettivamente ti interessano. Puoi iniziare con questa semplice guida per costruire una strategia di distribuzione efficace.

E se hai bisogno di avere più aiuto di quello che riesci a trovare all’interno della tua organizzazione, rivolgiti ad un partner esperto. Trova un’agenzia con le giuste competenze o cerca risorse su come elaborare una strategia di contenuti. Soprattutto, ricorda che il tuo pubblico potrebbe cambiare ed evolversi nel tempo. Continua ad ascoltare, interagire e sollecitare il feedback delle persone per aggiornare la tua strategia marketing e creare contenuti realmente efficaci.

[Liberamente tradotto ed adattato dall’articolo di Katy French “How to Find Your Target Audience (5 Simple Hacks for B2B)”]

Video, parole, immagini: come scegliere il social network su cui essere presenti

scegliere social network

I social network toccano oggi picchi di utenza che nessuno si sarebbe mai aspettato: questo aspetto crea negli imprenditori l’ansiosa esigenza di portare ovunque il proprio brand.

Nella realtà non è importante affannarsi ad essere presenti su tutte le piattaforme, bensì scegliere con cura i social network su quali puntare: qui entrano in gioco statistiche su focus, target di riferimento secondo area geografica, età, sesso e stile comunicativo.

Scegliere il social network

Analizziamo ora i principali social:

Prima di tutti è giusto parlare del più popolare e conosciuto di tutti: Facebook. Il social creato da Mark Zuckerberg registra tutti i giorni accessi stellari (circa 1 milione) ma il primo passo per raggiungere un preciso target è riuscire ad essere reattivi nei confronti degli utenti rispondendo, mettendo like e stimolando una continua interazione. Per creare interesse è fondamentale essere dinamici e creare un fruire di informazioni incessante che solletichino l’interesse di chi ci segue.

Instagram sta crescendo in maniera direttamente proporzionale al visual marketing. Non importa cosa scrivi, ma cosa rappresenti. Ormai la società odierna non è più interessata alla lettura di testi e premia tutto quello che è facile e non ci fa perdere tempo. La base di questa piattaforma è l’intuitività del contenuto e qui entra in gioco l’emotività dell’utente che viene sensibilizzato da quello che la foto trasmette. L’occhio deve essere messo di fronte al bello, a ciò che attrae, come cromie percepibili e riconoscibili al primo sguardo.

Linkedin è la piattaforma del lavoratore: se il tuo obiettivo è acquisire contatti, trovare collaboratori o fornitori, LinkedIn diventerà il tuo must have. Qui si punta tutto sull’interazione fra professionisti con l’unico scopo di creare rapporti ed interazioni professionali che aumentino la visibilità del tuo business. La crescita di un brand è legata dalla rete di comunicazioni che si creano fra utenti con competenze simili che accrescono la sfera di influenza

Twitter è adatto per chi ama la cronaca in tempo reale visti i pochi caratteri che può contenere un post. Non importa cosa tratti il vostro brand, gli utenti di Twitter fanno al caso vostro. Parte tutto da condivisione e coinvolgimento di dipendenti, sponsor e collaboratori diretti.

YouTube vanta un pacchetto utenti invidiabile ed è sicuramente il migliore amico di chi pubblica video con un costante rialzo di ore di visualizzazione sul proprio canale. Qui è importante che i contenuti siamo semplici da reperire e che ci sia la possibilità di rivolgersi ad un pubblico internazionale. È un mondo amplissimo ma pieno di idee e spunti da cogliere se si vuole raccontare qualcosa tramite una telecamera.

In sintesi è importante per l’affermazione online di un brand che le pubblicazioni sui social vengano fatte con un criterio ben stabilito e senza dover per forza essere presenti dappertutto. Come sempre è essenziale non rincorrere il too much, ma focalizzarsi su una strategia social ben precisa che incrementi con costanza il pacchetto di view giornaliero. Cogliere al balzo l’opportunità di crearsi una vetrina gratuita per il proprio prodotto è alla base di un marketing per ponderato e sicuramente fruttuoso. Non considerate buttate le vostre ore spese in pianificazione… a livello di immagine avrete sicuramente risultati evidenti.

Ottimizzazione SEO: una checklist per il vostro sito web

blog post - ottimizzazione SEO

In questo articolo vogliamo parlare di ottimizzazione SEO, un tema molto sentito da chi ha un sito web e ne vuole migliorare il posizionamento sui motori di ricerca. In una strategia di web marketing non possono infatti mancare le tecniche di Search Engine Optimization (SEO), termine sotto il quale si raggruppano tutte quelle attività che hanno come obiettivo l’incremento del volume di traffico che un sito web riceve da Google e da altri motori di ricerca.

La SEO è al tempo stesso croce e delizia dei marketeer dal momento che offre ottime opportunità di generare contatti di qualità e visibilità per un sito web ma al tempo stesso richiede un’applicazione paziente e costante di tecniche e metodologie per ottenere e conservare una posizione di primo piano nei risultati dei motori di ricerca.

Senza esaminare nel dettaglio i concetti base della SEO – si tratta di una materia vastissima e che comprende molti elementi – cerchiamo di riepilogare in una checklist le attività necessarie per una efficace ottimizzazione di un sito web per i motori di ricerca (SEO audit). Ovviamente queste azioni potranno essere più efficaci se affiancati da una consulenza SEO da parte di uno specialista.

 

ottimizzazione SEO

1) Analisi del mercato potenziale

La SEO è un’attività di marketing e, come tale, non può prescindere da un’analisi dei propri assets e del mercato di riferimento. Sarà quindi necessario individuare prima di tutto le parole chiave rilevanti per i prodotti e servizi offerti, il loro volume (in termini di numero di ricerche mensili) e classificarle secondo le categorie del proprio mercato target. Durante questa fase sarà utile ragionare in termini “marketing personas”:

  • quali sono le caratteristiche dei miei clienti target?
  • quali sono i loro problemi principali?
  • perché dovrebbero scegliere il mio prodotto o servizio?
  • quali termini utilizzano nel fare le loro ricerche?

2) Configurazione e attivazione della reportistica

La configurazione e la predisposizione degli strumenti di web analytics permette di valutare l’impatto delle attività SEO sul business, cioè in termini di visite, leads, conversioni o vendite, etc. e di fornire le basi per il monitoraggio e la verifica dell’efficacia delle attività di ottimizzazione SEO.

3) Verifica dell’indicizzazione e performance del sito web

Attraverso l’utilizzo di Google Search Console o di strumenti equivalenti andrà verificato che i contenuti del sito web siano correttamente indicizzati dai motori di ricerca (attraverso l’invio dei file relativi alla sitemap del sito e dei contenuti da non indicizzare), accertandosi che vengano seguite le linee guida di Google relative a contenuti duplicati, alla qualità dei link in ingresso e anti-spam (gli algoritmi Penguin e Panda).

In questa fase possiamo anche inserire altre attività che sono legate alla qualità del sito web in ottica di ottimizzazione SEO:

  • verifica e ottimizzazione dei fattori on-site (performance del server, adozione del protocollo https, utilizzo di cache e CDN, etc)
  • ottimizzazione delle pagine per i dispositivi mobili
  • creazioni di contenuti multilingua (se si opera a livello internazionale)
  • adozione di dati strutturati (markup di schema.org). L’utilizzo di questi dati è particolarmente consigliato in particolari settori di mercato che richiedono recensioni e punteggi di qualità (ad es. ristoranti o alberghi).

4) On-page SEO

Sotto questa voce possiamo raggruppare tutte quelle attività mirate all’ottimizzazione di una pagina secondo uno o più chiavi di ricerca e che prendono in considerazione diversi fattori ed elementi:

  • parole chiave,
  • URL,
  • meta tag Title,
  • meta tag Description,
  • tag H1,
  • tag H2 – H6,
  • densità delle parole chiavi,
  • titoli e tag alternative text per le immagini
  • link interni

5) Creazione di contenuti di qualità

Creare ed aggiornare con regolarità un blog è in grado di dare un importante contributo ad una strategia SEO.

Il modo migliore e indiscusso per entrare nelle grazie di Google è infatti quello di creare informazioni di qualità, cioè contenuti sempre aggiornati e in grado di stimolare le interazioni e le condivisioni da parte degli utenti sui social networks. Un sito web che sia solo una semplice vetrina di prodotti e servizi viene aggiornato molto di rado e linkato su altri siti web in poche occasioni, al contrario di quello che accade con un blog.

E’ fondamentale ricordarsi che il contenuto dovrà essere pensato per l’utente e non per il motore di ricerca: un contenuto che valga la pena di essere letto è il fattore principale che attira le persone su un sito web e che le spinge a ritornare.

In generale una focalizzazione sulla creazione e condivisione di contenuti di qualità (content marketing), siano essi testi, immagini o video, è alla base delle tecniche di SEO off-page e rappresenta una delle strade migliori per ottenere link in ingresso (inbound links) di qualità. Altre tecniche di link building comprendono la scrittura di articoli per altri siti (guest blogging), la richiesta specifica a siti di amici, clienti o partner, l’inserimento del proprio sito in directories e liste. Si tratta comunque di un’attività da fare con molta attenzione selezionando accuratamente i siti in base alla loro autorevolezza e popolarità ed evitando i link a pagamento, in modo da non incorrere nelle penalizzazioni di Google.

Strumenti utili

Esistono moltissimi strumenti in rete – alcuni gratuiti, altri a pagamento – che possono essere di valido aiuto per le attività SEO che abbiamo descritto.

Tra questi vogliamo segnalarvi:

http://adwords.google.com/keywordplanner

https://trends.google.com/trends/

http://neilpatel.com/keyword-tool/

https://analytics.google.com/

http://statcounter.com/

https://www.google.com/webmasters/tools/

http://www.bing.com/toolbox/webmaster

https://developers.google.com/speed/pagespeed/insights/

http://www.screamingfrog.co.uk/

http://tools.pingdom.com/fpt/

Conoscete o utilizzati altri strumenti per la SEO? Fateci sapere qual è il vostro strumento preferito e se anche voi utilizzate una checklist per tenere traccia di tutte le attività necessarie per una efficace ottimizzazione in ottica SEO del vostro sito web.

16 idee su cosa mettere nella homepage del vostro sito web

homepage sito web: 16 idee

State pensando di dare una rinfrescata al vostro sito web o costruirne uno nuovo da zero? Allora ricordatevi che la homepage di un sito web è una delle pagine più importanti della vostra presenza online. Anche se oggi i navigatori possono arrivare su una pagina qualsiasi del vostro sito internet attraverso i motori di ricerca (secondo Jakob Nielsen, le pagine interne incidono per almeno il 60% delle visualizzazioni totali), la homepage continua a rappresentare il luogo principale dove comunicare i vostri punti di forza – è il vostro biglietto da visita digitale – e dove orientare i visitatori alla ricerca di informazioni all’interno del vostro sito web.

La prima impressione è quella che conta.

Sul web avete solo pochi secondi per poter convincere il potenziale cliente a rimanere sulla pagina. Il visitatore abbandonerà la pagina in un attimo se la vostra homepage è di scarsa utilità o non è in grado di comunicare in maniera immediata cosa fate e come lo fate. Come riporta un’interessante infografica di Crucial, un utente web decide in 17-50 millisecondi se un sito gli piace o meno e, più in generale, si fa una prima impressione complessiva di un sito in 2,6 secondi.

Ma cosa mettere in homepage? Ovviamente non esiste una regola o una ricetta valida per qualsiasi sito web. In questo articolo cercheremo solo di evidenziare alcune caratteristiche fondamentali che deve avere una efficace homepage e proporre una checklist di massima che potrete adattare e personalizzare secondo le vostre specifiche esigenze.

Il ruolo della homepage di un sito web

Per prima cosa riassumiamo in poche parole il ruolo della homepage di un sito web:

  1. Comunicare (cosa fa l’azienda / organizzazione /professionista; i prodotti offerti; la differenza rispetto alla concorrenza)
  2. Mostrare credibilità ed autenticità
  3. Definire lo stile e le modalità di navigazione dell’intero sito
  4. Dare l’accesso alle varie parti del sito.

Cosa non può mancare sulla homepage

La principale difficoltà nel disegno della homepage è mantenere un adeguato equilibrio tra due potenziali eccessi: riempire la pagina con il maggior numero di informazioni possibili o limitarsi all’essenziale (“less is more” è la nuova tendenza del web design).

Possiamo trarre alcune utili indicazioni su cosa sia assolutamente necessario inserire nella homepage, guardando i risultati di B2B Web Usability Report, un’indagine condotta nel 2015 da KoMarketing intervistando 260 esperti del settore B2B sul tema della usabilità del sito web.

Le informazioni di contatto sono importanti quanto la descrizione dei prodotti e servizi offerti. Oltre il 64% degli intervistati ha infatti indicato questa informazione tra le caratteristiche più importanti della homepage (v. Fig.1). Questo dato, unito alla rilevanza della sezione relativa alle recensioni (27%), evidenzia come gli aspetti relativi alla credibilità ed autenticità della società o del professionista hanno un ruolo fondamentale nello stabilire un rapporto di fiducia con il potenziale cliente web sin dalla prima visita.

Potrà sembrare ovvio ma oltre il 50% delle persone che hanno risposto a questa indagine ha ribadito l’importanza di avere un menu di navigazione all’interno di ogni pagina, non ritenendo sufficiente cliccare sul logo per ritornare alla homepage a partire da una delle pagine interne di un sito web.

homepage sito web featuresFig.1: le informazioni che le persone vogliono trovare sulla homepage di un sito web

Tra i fattori che spingono i navigatori ad abbandonare un sito web (ricordiamo che gli intervistati in questa indagine appartengono al segmento B2B e sono quindi tutti dei potenziali acquirenti che hanno poco tempo a disposizione) vi sono la mancanza di una chiara indicazione di cosa faccia l’azienda o il professionista (ancora una volta una caratteristica legata alla credibilità ed autenticità), un design scadente, la presenza di distrazioni e la lentezza di caricamento. Per maggiori dettagli si veda la Fig. 2.

homepage non piace a visitatoriFig. 2: fattori che spingono i navigatori ad abbandonare un sito web

Il B2B Web Usability Report non si limita ad analizzare i fattori critici di successo di una homepage ma fornisce altre preziose indicazioni sulle caratteristiche più importanti di un sito web. In particolare l’indagine evidenzia come esista una certa differenza tra quello che i visitatori cercano e quello che effettivamente trovano sul sito web. La parte in alto della Fig. 3 indica come le mancanze più sentite di un sito web il contenuto relativo alle informazioni di contatto, lista clienti, ricerche di mercato e Case Study. Questo gap è ancora più marcato quando si prendono in considerazioni le informazioni marketing e vendite di un fornitore (v. parte inferiore della Fig. 3).

homepage mancanze

Fig. 3: gap tra tra quello che i visitatori cercano e quello che trovano su un sito web

Homepage del sito web: una checklist con 16 idee

Nella nostra checklist non possono mancare gli elementi di base di un sito web: logo, menù di navigazione, titolo, immagine principale, riquadro di ricerca, icone social. Si tratta di elementi a cui il visitatore medio dedica una particolare attenzione, come mostrato in Fig. 4.

homepage sito web statistiche crucialFig. 4: tempo medio di visualizzazione dei vari elementi di un sito web

Logo

Il logo rappresenta uno degli elementi dell’immagine coordinata del vostro brand e, come tale, deve essere presente ed avere il necessario risalto anche sul sito web. La posizione migliore è in alto a sinistra.

Menu di navigazione

Il menu di navigazione deve essere di facile utilizzo e sempre visibile. Suggeriamo di limitare l’utilizzo del menu ad “hamburger”, che aggiunge un click per la selezione di ogni opzione, solo per la navigazione da mobile.

Titolo

Il titolo rappresenta uno degli elementi più importanti di una pagina web, sia in termini di contenuto che di ottimizzazione SEO. Nella homepage acquista ancora più importanza perché è uno dei possibili elementi dove inserire il payoff dell’azienda.

Immagine principale

Un altro possibile elemento dove inserire il payoff del brand è l’immagine principale (chiamata anche “hero image”) o lo slideshow che occupa lo spazio immediatamente sotto il menu di navigazione.

Riquadro di ricerca

La funzionalità di ricerca è particolarmente utile, se non indispensabile, per siti web costituiti da molte pagine o che abbiano un blog con diverse centinaia di articoli.

Footer

Questo elemento consente di riproporre in tutte le pagine del sito web elementi a cui attribuite una particolare importanza, ad esempio: informazioni di contatto, form di registrazione ad una newsletter, politiche di privacy, link ai profili sui social media.

Come abbiamo visto dai risultati della ricerca B2B Web Usability Report sono particolarmente rilevanti gli elementi di un sito web che contribuiscono ad affermare la credibilità ed affidabilità di un brand:

  • recensioni,
  • testimonianze,
  • logo dei clienti,
  • menzioni sulla stampa,
  • profili social,
  • risorse utili per i potenziali clienti (white papers, success story, articoli, infografici, presentazioni,
  • sezione dedicata ad un blog
  • portfolio (galleria con immagini ed una breve descrizione dei prodotti e servizi offerti),
  • area riservata per la condivisione di informazioni “premium” con clienti o prospect.

Inoltre non potrà mancare una foto ed una biografia nel caso il sito web sia quello di un professionista e non di una organizzazione.

Il sito web non è solo una vetrina per mostrare i propri prodotti e servizi ma è anche la base principale per le vostre campagne di marketing online. All’interno della homepage potrete quindi inserire opportune sezioni di Call to Action per acquisire informazioni o guidare i vostri potenziali clienti a compiere azioni di “conversione”, quali richiesta di un preventivo, verifica disponibilità di una camera d’albergo, registrazione ad una newsletter, etc.

Riepilogando

Sono numerosi gli elementi che possono essere inseriti nella homepage di un sito web. Sulla base della nostra esperienza nello sviluppo di siti web e delle conversazioni che abbiamo giornalmente con i nostri clienti ci sentiamo di suggerire i seguenti:

  1. Logo
  2. Menu di navigazione
  3. Titolo & Payoff
  4. Immagine principale (hero image o slideshow)
  5. Funzionalità di ricerca all’interno dell’intero sito
  6. Footer
  7. Informazioni di contatto
  8. Foto e biografia (sito web di un professionista)
  9. Riprova sociale (recensioni, testimonianze, logo dei clienti, menzioni sulla stampa, profili social)
  10. Icone Social
  11. Link di registrazione ad una newsletter
  12. Call to Action (es.: chiedi un preventivo, verifica disponibilità di una camera d’albergo, registrati alla nostra newsletter)
  13. Risorse (white papers, success story, articoli, infografici, presentazioni)
  14. Blog
  15. Portfolio (una galleria con immagini ed una breve descrizione dei prodotti e servizi offerti)
  16. Area riservata

Ovviamente questa lista deve servire unicamente come riferimento dal momento che utilizzare tutti questi elementi contemporaneamente rischia di appesantire la homepage, riducendone così l’efficacia. Possiamo considerarla quindi come un elenco delle possibilità che avete a disposizione.

Cosa ne pensate? Abbiamo dimenticato qualcosa? Condividete con noi le vostre esperienze e opinioni su questo tema.

E se volete approfondire

Agenzia per l’Italia Digitale: Usabilità

Home Page Goals

NN/G Group: Evidence-Based User Experience Research, Training, and Consulting

Don Norman: Designing For People

Digital Web Magazine: Articles by Topic: Usability

8 tecniche di web marketing per portare traffico al tuo hotel (seconda parte)

tecniche di web marketing

Nella prima parte di questo articolo abbiamo descritto 4 tecniche di web marketing su cui focalizzarsi per ottenere traffico di qualità al proprio sito web. Ricordiamo che con il termine “qualità” intendiamo riferirci ai viaggiatori effettivamente interessati a recarsi nella vostra zona geografica e alla ricerca di una sistemazione.

Abbiamo parlato dell’importanza di avere contenuti per il vostro target, di dare rilievo alla località (e non solo alla vostra struttura), di ottimizzare il sito per la SEO (con una particolare attenzione alle parole chiavi con coda lunga, e di fare leva sui social media per essere trovati online.

Prendiamo ora in esame altre 4 tecniche di web marketing per incrementare la qualità del traffico online al vostro sito web.

5. Fatevi trovare sui cellulari

I nostri smartphone sono ormai diventati un’estensione del nostro corpo. Li utilizziamo infatti per qualsiasi cosa: per svegliarci, per ascoltare la musica, contare i nostri passi e le calorie, per comunicare con gli amici e, certamente, anche per pianificare un viaggio. Qualche dato:
– Il 69% degli utilizzatori di smartphone cerca informazioni sui viaggio durante il tempo libero.
– Entro la fine del 2016 la metà delle prenotazioni sarà avvenuta su un dispositivo mobile.

Quindi se non avete un sito web per il mobile state perdendo una buona fetta del vostro potenziale fatturato.
Aggiungiamo anche che Google ha iniziato a penalizzare i siti che non sono ottimizzati per il mobile. In altre parole ai siti mobile-friendly viene attribuita una posizione migliore nei risultati di ricerca dal momento che offrono una migliore esperienza utente.

I principali fattori da tenere in considerazione per avere un sito ottimizzato per il mobile sono:

  • Evitare Flash e altri software non funzionanti sui dispositivi mobili.
  • Velocità del caricamento delle pagine. Il 40% di chi acquista viaggi online aspetta al massimo 3 tre secondi prima di abbandonare un sito web lento.
  • Adattare le foto ed il testo alle dimensioni dello schermo, in modo che i navigatori non siano costretti a scorrere il video a fare ingrandimenti per leggere i contenuti.
  • Spaziare adeguatamente i link per consentire di selezionarli facilmente con un click.

6. Comunicare con le immagini

Conosciamo tutti il detto “vedere per credere”. Raccontare una storia attraverso le immagini è appunto il modo per metterlo in pratica. Chi acquista un viaggio online non si accontenta di leggere informazioni su una struttura ma vuole vederne immagini o video, cercando di immaginare quale sarà la sua esperienza durante il soggiorno.
Per questo motivo è fondamentale che il vostro sito web sia particolarmente ricco dal punto di vista dell’aspetto visivo. Avere immagini di alta qualità, visite virtuali a 360°, video, e in generale contenuti visuali di qualità (magari caricati da altri clienti) contribuisce a creare un rapporto emozionale con il visitatore online.
Un esempio da imitare è quello dell’Hotel Sunset at the Palms in Giamaica che, grazie ad immagini originali e video coinvolgenti riesce ad avere un tempo di permanenza dei visitatori online di 10,37 minuti, circa il doppio della maggior parte di altri siti web del settore.

7. Utilizzate la riprova sociale

Alla base del concetto della riprova sociale vi è la considerazione che ci basiamo sul giudizio degli altri quando non ci sentiamo sicuri di qualche cosa. Se qualcuno lo ho fatto allora possiamo farlo anche noi. In altre parole, per noi è importante quello che pensano gli altri e, nel settore dell’ospitalità, questo è il motivo per cui esistono siti come Tripadvisor o Yelp.

Ognuno di noi vuole sapere quelle che pensano gli altri ed utilizza la riprova sociale per prendere una decisione.
Infatti il 53% dei viaggiatori non prenota un albergo che non abbia recensioni e il 33% dei viaggiatori che utilizzano i social media afferma di aver cambiato idea dopo aver consultato un social network.

Ecco quindi qualche suggerimento per utilizzare la riprova sociale a vostro vantaggio:

  • Aggiungete un “widget” per le recensioni. In questo modo i visitatori non devono lasciare il vostro sito web per ottenere la riprova sociale che stanno cercando.
  • Siate molto attivi sui social media. Incoraggiate i vostri ospiti a taggare la vostra struttura nelle loro foto e create un hashtag personalizzato in modo che possono essere trovate in modo semplice. Assicuratevi anche che tutti vostri profili social riportino un link al vostro sito web, consentendo così ai viaggiatori di vedere le foto della vostra struttura rapidamente e facilmente.
  • Rispondete alle recensioni.
    Ringraziate gli ospiti che hanno lasciato una recensione positiva. Nel caso la recensione sia negativa proponete di entrare in contatto con voi in modo da poter avere maggiori dettagli.

8. Date risalto alle promozioni e alle offerte speciali

Tra il 37% e il 43% delle prenotazioni di viaggio online sono abbandonate perché le persone hanno la percezione che non ricevono abbastanza valore per il prezzo richiesto. Un modo per combattere questo comportamento è fare uso di offerte speciali, considerate come importanti per la decisione finale di acquisto dal 45% dei viaggiatori.

Inserite quindi un pacchetto di offerte speciali nel vostro sito per ottenere un maggior numero di prenotazioni dirette, magari avvalendovi di collaborazioni con altre organizzazioni presenti nella vostra area geografica.

Per concludere, ecco alcuni consigli per promuovere in maniera efficace le offerte speciali:

  • Offrite il “miglior prezzo garantito” per prenotazioni dirette, in modo che viaggiatori alla ricerca di un prezzo più basso non lo trovino su altri siti web.
  • Create delle offerte speciali personalizzate, focalizzandovi su eventi o motivi particolari, come matrimoni, festival, vacanze dell’intera famiglia, viaggi di lavoro, etc: le persone normalmente non scelgono in base al prezzo ma per il valore che ricevono. Se offrirete una esperienza di viaggio indimenticabile ad un buon prezzo otterrete molta più attenzione che applicando un semplice sconto del 10%.
  • Gestite le offerte su base stagionale. Ad esempio un pacchetto completo per lo sci che offrite ogni anno può diventare la vacanze annuale di una famiglia.
  • Rendete visibili le offerte speciali nella pagina iniziale del sito. La cosa peggiore che potete fare è di avere una offerta molto conveniente che gli ospiti non sono in grado di trovare online!
  • Utilizzate i social media per promuovere le vostre offerte speciali. E’ molto probabile che le persone che vi seguono sui canali social abbiano già soggiornato presso la vostra struttura, o siano comunque interessati ad un soggiorno. Quindi un’offerta speciale è proprio quello che desiderano per fare una prenotazione.

Vi ricordiamo infine che potete trovare altre tecniche di web marketing nella prima parte di questo articolo.

[Liberamente tradotto ed adattato dall’articolo di Leonardo Blog 8 Ways To Drive Traffic To Your Hotel Website (Part 2)]