5 Social Media Trends per il 2022

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Quali saranno i social media trends del 2022? Come già fatto negli anni precedenti cercheremo di rispondere a questa domanda e riportare alcune considerazioni su quello che possiamo aspettarci nel nuovo anno nel mondo del marketing digitale, a partire dalle opinioni e gli articoli che sono stati condivisi online dai principali esperti ed operatori del settore

Ecco quindi alcuni dei trend principali che dovremo prendere in considerazione per elaborare le nostre strategie marketing nel nuovo anno.

1 – Social Commerce: l’e-commerce sarà sempre più social

Prima della pandemia, i profili social e le iniziative di marketing dirette ai consumatori erano una promettente opportunità per tutte le aziende innovative alla ricerca di un vantaggio competitivo.

Tutto è invece cambiato in un attimo quando le persone sono dovute entrate in isolamento e per molti l’unica scelta possibile per soddisfare i propri bisogni è stato l’acquisto online.

Secondo il rapporto Digital 2021 di Hootsuite e We Are Social, l’industria globale del social commerce vale più di mezzo trilione di dollari USA. Numeri ancora più ambiziosi sono confermati da un’indagine di Accenture che prevede 1.1 trilioni di dollari entro il 2025 (v. Fig.1).

Social Media Trends 2022 - social commerce forecast

Fig. 1: Social Commerce forecast 2021 -2025 (Accenture)

Il consumatore di oggi non si limita ad usare i social media per scorrere il proprio feed ed eventualmente cliccare sugli annunci sponsorizzati ma utilizza costantemente i canali digitali in ogni fase del percorso di acquisto.

Ne sono consapevoli i principali attori dello scenario social, come TikTok, Instagram, Facebook che già da tempo hanno reso disponibili funzionalità specifiche di social commerce all’interno delle loro piattaforme. Questa tendenza è destinata a confermarsi anche nel 2022 e rappresenta una reale opportunità anche per le PMI che potranno cogliere ed estendere le opportunità offerte dalle vetrine virtuali del mondo online.

2 – Sui social media si affermerà il paradigma del “Pay to Play”

La pubblicità a pagamento sui social ha ormai un ruolo fondamentale nelle strategie di marketing digitale. Tutti i principali social media hanno infatti gradualmente ridotto in maniera significativa la loro reach organica. Questo vuol dire che avere una presenza sui canali social, siano essi una pagina Facebook, un profilo su Instagram o TikTok), non garantisce alle aziende che il proprio messaggio venga effettivamente visto dalla propria audience, così faticosamente costruita nel tempo con la creazione di contenuti di qualità.

In un recente studio sui marketer di Hootsuite, il 44% degli intervistati ha affermato che il declino della copertura organica è stato il loro principale problema sui social media (v. Fig. 2).

In questo scenario è prevedibile che il 2022 continui a vedere, anche complice il fermento sulla limitazione dei cookies di Terze Parti, una crescita degli investimenti da parte degli inserzionisti sui social ads.

Social media trends 2022 - challenges

Fig. 2: le principali sfide sui social media (Fonte: indagine Hootsuite)

3 – Il ruolo dei Creators diventerà sempre più importante

L’anno che è appena trascorso ha visto l’affermazione di un nuovo tipo di influencer, il creator, e di un nuovo modello economico basato sul web, la cosiddetta “creator economy” o “passion economy”. Come ormai è noto, con questo termine si identifica un settore di business incentrato su creatori di contenuti e sui prodotti software e servizi concepiti per supportarli nella realizzazione delle loro passioni.

Tutti i principali social networks hanno compreso l’importanza del ruolo dei creator per la produzione di contenuti originali che vadano ad arricchire l’offerta delle proprie piattaforme e a catturare l’attenzione del pubblico online. Iniziative come il TikTok Creator Fund, Facebook for Creators, Twitter Super Follow, dimostrano che i big player sono ormai consapevoli che, senza il contenuto creato dagli utenti (ed un adeguato incentivo economico per i creators), le piattaforme online rischiano di diventare una scatola vuota e quindi poco appetibile per gli inserzionisti pubblicitari. In quest’ottica si prevede che anche nel 2022 continueremo a vedere un susseguirsi di annunci di programmi che vadano ad incentivare le attività sui creators sui canali online.

In fin dei conti, il concetto di contenuti creati dagli utenti delle piattaforme digitali non è un concetto nuovo perchè nato molti anni fa con la comparsa sulla rete Internet dei primi User Generated Content (termine spesso abbreviato con l’acronimo UGC). Quello che è cambiato, e che continuerà a crescere nel 2022, è il tasso di adozione da parte di aziende e di marketer.

4 – I social di nicchia continueranno a guadagnare spazio

Una nuova tendenza che abbiamo visto emergere nel 2021 e che dovrebbe confermarsi anche nel 2022 è quella relativa al successo delle piattaforme di nicchia. Sotto questo nome possiamo raggruppare i servizi online che consentono la socializzazione delle persone all’interno di specifiche comunità, come Spotify per il podcast, Clubhouse e Twitter Spaces per il social audio e Substack per le newsletter. In tutti i casi si tratta di piattaforme che vogliono consentire alle persone di creare relazioni significative con i loro creators preferiti o con la propria comunità di riferimento, piuttosto che basarsi su algoritmi proprietari per facilitare il coinvolgimento degli utenti.

5 – Crescerà l’interesse per la Realtà Aumentata e il Metaverso

L’attenzione per la Realtà Aumentata (RA) sta crescendo insieme a quella per il Metaverso. In questo senso dobbiamo interpretare i recenti annunci, come quello di Facebook che ha deciso di cambiare il proprio nome in Meta per sfruttare meglio il suo investimento nella Realtà Aumentata. Anche Microsoft sta seguendo questa strada e nel 2021 ha annunciato Mesh, un metaverso per la sua piattaforma Teams. Questo interesse per il metaverso è giustificato dalle sue potenzialità e dalla capacità di attirare sviluppatori e fornitori di tecnologie di Realtà Aumentata, come si è visto durante il CES 2022. Durante il Consumer Electronic Show che si è svolto a Las Vegas nei primi giorni dell’anno, metaverso e sistemi di Realtà Virtuale sono stati al centro dell’attenzione: dall’integrazione di un’azienda reale e dei suoi dipendenti in una città virtuale al suono realistico di uno sparo in un videogioco, dalla telemedicina alla formazione, sono stati numerosi gli esempi di come la tecnologia mira a ricavarsi uno spazio ancora più importante nelle nostre vite.

Questi che abbiamo elencato sono solo alcuni dei principali trend che potranno caratterizzare il 2022. Ce ne sono sicuramente altri, come il ruolo degli algoritmi nei social media, la preoccupazione per la salute mentale degli adolescenti che utilizzano web e app, la crescente importanza del servizio clienti sui social media, la spinta verso social network decentralizzati.

C’è qualche particolare tendenza che secondo voi andrebbe tenuta in maggiore considerazione?

Condividete la vostra opinione nei commenti.

Previsioni social media 2016

previsioni social media 2016

Come sempre all’inizio del nuovo anno viene spontaneo chiedersi quali saranno le novità e le principali tendenze che vedremo nel settore del web e social media. Tra le tante previsioni per i social media nel 2016 pubblicate in questi giorni dagli esperti del settore (*), ho scelto quelle che personalmente ritengo le più interessanti e meritevoli di attenzione.

Crescita Instant Messaging app

Anche nel 2016 continueremo a vedere la crescita delle applicazioni “social” di Instant Messaging. WhatsApp e Facebook Messenger sono ormai avviate a raggiungere il miliardo di utenti attivi e continueremo a vedere nuovi campi di applicazione per le social chat, ad esempio nell’ambito della comunicazione tra pubblica amministrazione e cittadino.

Facebook messenger 800 million

Fonte: Facebook

crescita twitter

Quale futuro per Twitter?

Il prossimo anno sarà probabilmente quello decisivo per la piattaforma di microblogging. La crescita di Twitter è ormai sempre più lenta e i risultati finanziari sembrano non soddisfare più gli investitori. Dobbiamo quindi aspettarci delle novità in un 2016 che si preannuncia come l’anno in cui Twitter dovrà decidere cos

a vorrà fare da grande: continuare ad essere principalmente un medium per la diffusione di notizie o diventare sempre più simile a Facebook.

 

Con il declino dei risultati organici il social advertising diventa una necessità

 

Diminuzione Facebook organic reach

Anche nel 2016 continueremo a vedere il declino dei risultati organici – like e condivisioni non sponsorizzate – sulle principali piattaforme social. Si tratta di un trend già osservato da qualche tempo su Facebook e che è destinato ad aumentare e ad estendersi altri social networks.

Le attività di social media marketing dovranno quindi prevedere una parte sempre più consistente di pubblicità a pagamento, utilizzando gli strumenti di native advertising messi a disposizione dalle varie piattaforme (Facebook Ads, Twitter Ads, Instagram Advertising, etc).

 

Video, video, video

In generale la crescita del visual marketing sembra un fenomeno inarrestabile, come dimostrano i numeri di Instagram, Pinterest, YouTube e l’interesse per nuove piattaforme come Snapchat, Periscope. In questo ambito i video saranno sempre più protagonisti e al centro dei piani di sviluppo dei principali social networks. Negli ultimi tempi, i video sono diventati il fulcro della strategia del social network di Mark Zuckerberg: live streaming, incentivi per i produttori di video e supporto per i video a 360°, solo solo alcune delle attività messe in cantiere da Facebook negli ultimi mesi. Certamente dobbiamo aspettarci altre novità durante tutto il 2016.

 

Cosa ne pensate? Avete qualche tendenza del settore web e social media da segnalare che secondo voi caratterizzerà il prossimo 2016?

 

(*) Fonti principali:

http://webmarketingtoday.com/articles/119904-7-Social-Media-Marketing-Trends-for-2016/

http://locowise.com/blog/10-key-social-media-trends-to-watch-in-2016

https://moz.com/blog/10-predictions-for-2016-in-seo-web-marketing

Ecco cosa tutti dovrebbero sapere sul Turista Digitale

le fasi del viaggio del turista digitale

Non è più una sorpresa che gli strumenti del marketing digitale abbiano lentamente ma inesorabilmente cambiato il settore del turismo. Come avevamo visto in precedenza, il social traveler è attivo sui canali digitali prima, durante e dopo il viaggio.

Conferme di questa tendenza ci arrivano, oltre dall’indagine Usa di Funsherpa, dai risultati di un recente rapporto relativo al mercato italiano. E’ stata infatti presentata, durante il recente convegno “TTG incontri” del 9 ottobre a Rimini, la seconda edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano.

Il social traveler (o “Turista Digitale”, come battezzato dai promotori dell’indagine) è un utente particolarmente attivo sul web durante le fasi del suo Digital Tourist Journey:

  • ispirazione
  • ricerca
  • prenotazione prima del viaggio
  • prenotazione durante il viaggio stesso
  • condivisione dell’esperienza
  • scrittura di recensioni
  • altre azioni post viaggio

I risultati dell’indagine, condotta dal Politecnico di Milano in collaborazione con Doxa su un campione di oltre 1000 utenti, indicano che il turista digitale dedica molto tempo a web e social media durante le fasi di ispirazione (74%), ricerca (88%) e prenotazione (2%). Altrettanto rilevanti, anche se in misura minore, sono le attività sui canali digitali nelle altre fasi (v. la figura in testa all’articolo).

L’Osservatorio del Politecnico di Milano ci dice anche che l’86% dei social travelers, una volta raggiunta la destinazione,  utilizza varie applicazioni a supporto dell’esperienza di soggiorno (v. Fig. 1).

Utilizzo app del Turista Digitale

Fig. 1 Turista Digitale: utilizzo app a supporto dell’esperienza del soggiorno

Il Turista Digitale sembra quindi essere un viaggiatore in grado di padroneggiare con una certa confidenza i nuovi media. Ma lo sono altrettanto le strutture ricettive? Il risultato abbastanza sorprendente, a nostro vedere, che emerge dall’equivalente indagine condotta su circa 2000 strutture ricettive, è che l’utilizzo degli strumenti digitali sia ormai ampiamente diffuso tra gli operatori del settore (alberghi, bed & breakfast, agriturismi):

  • il 99% ha un sito web
  • l’89 ha un profilo sui social networks
  • il 65% adotta azioni di promozione
  • il 29% permette la prenotazione diretta web

L’indagine purtroppo non fornisce altri elementi che vadano ad approfondire la qualità e l’effettiva efficacia delle iniziative di web marketing messe in atto. E’ infatti lecito porsi alcune domande:

  • Quanti dei siti web sono aggiornati ed ottimizzati per il mobile? E’ ormai risaputo che il moderno viaggiatore utilizza prevalentemente uno smartphone per le sue attività.
  • Quanti dei profili sui social networks sono effettivamente attivi?
  • La prenotazione via web avviene tramite sistemi che consentono l’online booking (consentendo di verificare la disponibilità e di dare una conferma immediata) oppure richiede l’invio di richieste tramite form o email?

La sensazione di chi come noi opera giornalmente sul campo in questo settore, è che le strutture ricettive necessitino di una maggiore conoscenza delle modalità di utilizzo dei singoli strumenti. Non a caso solo il 45% dei rispondenti all’indagine del Politecnico di Milano afferma di non aver incontrato alcuna difficoltà nell’introduzione complessiva del digitale.

E tu cosa ne pensi? Hai mai utilizzato tecniche e strategie di web marketing per la tua struttura ricettiva o per la tua attività? Sei soddisfatto dei risultati ottenuti sinora?

Parliamone…

Quali trend per l’online marketing turistico nel 2015?

http://www.netaffinity.com/netaffinity_news.html/15-hotel-marketing-trends-for-2015

Con il 2014 già alle spalle iniziamo a chiederci quali novità o conferme dobbiamo aspettarci nel nuovo anno per l’online marketing turistico. A questo ci dà una mano l’infografico Hotel Marketing Trends for 2015 realizzato da NetAffinity e che riassume i principali trends per il 2015 del marketing online per gli hotel.

http://www.netaffinity.com/netaffinity_news.html/15-hotel-marketing-trends-for-2015
Clicca per visualizzare l’intero infografico

 

Come si vede dalla lettura dell’infografico, sono diversi i fattori destinati a giocare un ruolo importante nella scelta delle tattiche e delle strategie consigliate agli operatori turistici per continuare ad attrarre e fidelizzare i propri clienti. Senza voler entrare nel dettaglio di ognuno di questi fattori voglio però evidenziare quelli che reputo meritare una particolare attenzione nel corso del 2015.

Mobile

La crescita dell’utilizzo di tablet e cellulari sembra inarrestabile ed anche nel settore del turismo lo smartphone è destinato a diventare lo strumento preferito per organizzare e pianificare un viaggio. Secondo alcune indagini – si veda ad esempio quella di Usablenet, da cui è tratta la Fig. 1 – già un viaggiatore su cinque utilizza il proprio telefono per le prenotazioni. Altre fonti prevedono che questa percentuale possa salire al 25% (cioè un viaggiatore su quattro).

Mobile booking

Fig. 1: Piattaforme preferite dai viaggiatori per il booking online? (Fonte: indagine usablenet, 2014)

Investire sulla propria casa digitale

Il viaggiatore medio visita un numero di siti sempre maggiore prima di arrivare ad una prenotazione: i portali delle OTA, social networks, blog, etc. Avere una presenza sui social networks è importante ma non si deve dimenticare che si tratta sempre di uno spazio condiviso e soggetto all’autorità di un terzo (che può quindi fare il bello e cattivo tempo). Il crescere del numero dei potenziali punti di contatto con il viaggiatore richiede agli operatori del settore turistico di stabilire, ottimizzare e mantenere aggiornata una “casa digitale”, cioè una propria presenza nel mondo online.

Diminuzione Facebook organic reach

Fig. 2: Il trend dell’organic reach di Facebook (Fonte: Ogilvy)

Pubblicità sui social networks

Che ci piaccia o no, il periodo d’oro in cui i social network promettevano facile visibilità e campagne “virali” è ormai tramontato. Il cosiddetto organic reach di una piattaforma come Facebook è in costante diminuzione (v. Fig. 2). Questo vuol dire una sola cosa: con l’aumentare del numero di contenuti che vengono scambiati in rete ogni giorno, è necessario investire in pubblicità per avere visibilità su internet, Facebook, Twitter e altri social media.

Il carrello abbandonato

Come nel caso dei sistemi dei sistemi di e-commerce, dove si parla del fenomeno del carrello abbandonato, anche per i siti web degli hotel acquista una dimensione rilevante la percentuale di visitatori che abbandona la pagina di prenotazione senza completare la transazione. Secondo un’indagine condotta da SalesCycle, ben l’81% dei visitatori abbandona il booking online prima del tempo. Questo deve far riflettere sull’efficacia della soluzione di booking online utilizzata e valutare l’adozione o il potenziamento di attività di web marketing come retargeting and emailing.

Riepilogando

Sono numerosi gli aspetti che le strutture ricettive dovranno da tenere in considerazione per valorizzare al massimo la propria presenza on line nel 2015. Tra queste dovranno avere una priorità

  • sito web aggiornato ed ottimizzato per i motori di ricerca e per la visualizzazione da dispositivi mobili (sito web responsive)
  • sistema di direct booking performante
  • pubblicità su web e social media (Google Adwords, Facebook Ads) includendo tecniche di re-targeting
  • e-mail marketing